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giovedì 12 gennaio 2012

Coppa Italia 2012 / Ottavi / Napoli - Cesena 2-1 (20' Popescu, 65' Cavani, 86' Pandev)


Che bravo il Napoli! Riesce a rendere appassionante e avvincente una delle partite alla vigilia più scontate di tutti i tempi.

Ma la storia del calcio troppe volte ha sovvertito pronostici già abbondantemente scritti e anche stasera lo ha dimostrato: il Napoli entra in campo in punta di piedi, lentissimo e abulico e si trova di fronte il capitano Colucci (rientrante dopo una lunga assenza), un paio di altri titolari e un manipolo di aggueritissimi ragazzini che si schierano con un modulo speculare a quello di Mazzarri (difesa a 3) e combattono, corrono e raddoppiano in ogni zona del campo.

Dopo un po' di scaramucce da una parte e dall'altra, senza veri pericoli per i portieri, il romeno Popescu (20') trova un varco centrale e, approfittando di un accidentale rimpallo all'indietro di Vargas, tornato indietro a coprire, si trova solo davanti a Rosati e lo fulmina.

Il motivo tattico di questo gol subito è dato dall'eccessivo schiacciamento della difesa azzurra verso il proprio lato sinistro, nel tentativo di contrastare il portatore di palla, che lascia troppo scoperta la zona centrale del limite dell'area di rigore azzurra dove Zuniga arriva tardi a fare la sua diagonale (lasciando quindi scoperta la zona in genere coperta da Cannavaro) e costringendo Vargas all'errore nel tentativo di coprire la zona rimasta scoperta.

Il talento arrivato dal Cile tenta di riscattarsi tre minuti dopo, ma la sua conclusione su assist di Cavani è troppo debole per il portiere avversario Ravaglia che para senza difficoltà.

La manovra azzurra però continua a essere troppo lenta, con uno Dzemaili che nonostante il suo dinamismo non riesce a compensare l'abulia totale di Inler.

Una delle poche trame interessanti, con sovrapposizione e cross basso di Dossena, vede (39') il comico scontro in area tra Vargas e Cavani che sta per chiudere a rete a colpo sicuro.

Nell'intervallo Mazzarri ritiene opportuno non esporre Vargas a ulteriori sofferenze e lo sostituisce con Pandev e dopo pochi minuti toglie l'irriconoscibile Inler per Maggio...gli azzurri continuano a non esprimersi come nelle serate migliori, ma si vede qualcosa di meglio: c'è un po' più di ritmo, ma velocità e fantasia scarseggiano e il Cesena continua ad essere insidioso anche in avanti dove il giovane e interessantissimo Rennella (59') si presenta davanti a Rosati, tirando però fiacco tra le braccia dell'ex leccese.

A questo punto però si vede un fattore inedito nelle vittorie del Napoli di Mazzarri: il gol su punizione!

Prima (65') Cavani raccoglie una bellissima punizione centrale di Pandev trattenuta a stento da Ravaglia, poi (86') il macedone beffa Ravaglia con una velenosa punizione dal fronte destro dell'attacco azzurro.

Evitata così, grazie ai calci da fermo, prima una incredibile sconfitta e poi un'imbarazzante coda coi supplementari.

E' chiaro (e onore a Mazzarri di essersi preso tutte le responsabilità nel post partita) che se il Napoli ha vinto a stento e non di goleada contro un manipolo di pur volenterosi ragazzini, la spiegazione sta tutta nel pessimo approccio mentale all'impegno.

Ci sono però segnali incoraggianti che non vanno sottovalutati, sia perchè la squadra è riuscita ad attingere dalla panchina risorse stavolta determinanti (Pandev, ma anche in parte Maggio), sia perchè si sono rivisti in squadra elementi dati ormai per dispersi come Britos e Donadel.

E se la campagna di rafforzamento di gennaio passasse proprio attraverso la loro rinascita?

Intanto andiamo avanti e aspettiamo al San Paolo la vincente dell'ottavo tra Genoa e Inter con la peospettiva di poter incontrare in semifinale la vincente tra Chievo e Siena (!!!).

***

Rosati: 6 - Un paio di parate innocue a terra, poi si fa sorprendere dall'incursione di Popescu. Si riscatta nella ripresa con una parata non impegnativa ma importante su Renella quando la partita era ancora sull'1 a 1. Nel complesso denuncia qualche difetto di intesa specie con Fernandez con il quale più di una volta discute a distanza su chi deve andare a chiudere sui palloni che gravitano dalle parti del portiere ex leccese

Fernandez: 5,5 - Troppe imprecisioni e incertezze nelle fasi più delicate dell'incontro, specie nell'intesa con Rosati con il quale ci sono spesso discussioni del tipo "mia,tua...". Anche sui disimpegni nel rilancio dell'azione, che in genere sono il suo pezzo forte, compie diversi errori di precisione

Cannavaro: 6 - Soffre le incertezze dei suoi compagni di reparto e proprio nella sua zona si genera il gol di Popescu, che ricorda vagamente la percussione centrale che determinò il vantaggio del Bayern al San Paolo, con tutta la difesa azzurra troppo schiacciata sul lato forte, nella zona sinistra della difesa azzurra (in pressione sulla palla) e la palla che carambola nella zona centrale che resta scoperta con una diagonale non riuscita a Zuniga. Nonostante la difficile serata, Paolo appare più concentrato e preciso nella ripresa.

Britos: 7 - Considerando la lunghissima assenza e le incertezze dei compagni la sua prestazione offre molte più luci (senso dell'anticipo, fisicità e tenacia sull'uomo) che ombre: mostra un senso del piazzamento davvero notevole e alla fine se la sbriga con notevole disinvoltura, anche in situazioni complicate (dal 74' Donadel: 6,5 - Appare in buona condizione fisica: si produce in un recupero palla con successivo slalom tra due avversari che denota un passo leggero e svelto che ovviamente non si era visto durante le amichevoli estive a causa della dura preparazione fisica fatta in ritiro. Col suo ingresso gli azzurri si mettono a 4 in difesa e il centrocampo appare leggermente più equilibrato. Sarà una mia impressione, ma spero di non sbagliarmi, ma mi sembra che Donadel abbia messo in campo il massimo per dare un segnale forte che lui vuole restare qui e vuole mostrare il suo valore...fosse lui la vera lieta sorpresa di questa seconda parte di stagione?)

Zuniga: 5,5 - Tanto movimento, tante finte e un diluvio di cross che purtroppo non trovano mai la testa o il piede giusto nell'area cesenate. Tenta una diagonale sul gol di Popescu, ma arriva troppo tardi. Nella ripresa svaria in diverse posizioni del fronte di attacco azzurro, ma non riesce mai davvero a trovare giocate decisive. Cala fisicamente alla distanza.

Inler: 4 - Lentissimo, svagato e impreciso come nelle sue peggiori giornate: di lui resta solo un tiro da fuori che si spegne alto sulla traversa: lo specchio del pessimo primo tempo azzurro (dal 58' Maggio: 6 - Qualche buona discesa, da un fallo da lui subito nasce la punizione per il gol decisivo di Pandev)

Dzemaili: 6 - Qualche percussione che crea panico nella difesa cesenate, un assist di grande qualità per il tiro alto di Hamsik, ma anche lui in certi frangenti segna il passo non riuscendo a dare il giusto ritmo alla manovra azzurra

Dossena: 6,5 - Troppo trascurato su quella fascia, quando viene coinvolto dai compagni mette cross alti o radenti sempre interessanti, attaccati purtroppo male dagli attaccanti azzurri. Colleziona anche qualche buona chiusura difensiva

Cavani: 6,5 - Litiga col pallone, con Vargas...e infine con l'arbitro. Si impegna, corre e svaria, tenta di mettersi al servizio del giovane compagno cileno, ma tutto il suo adoperarsi sembra inefficace, ma alla fine ha ragione lui e la sua testardaggine viene premiata con un gol da opportunista su corta respinta del portiere avversario

Vargas: 5 - Forse sarebbe più giusto un "senza voto", ma riteniamo assegnarglielo perchè, anche se purtroppo nel male, incide sulla partita. Ha però tutte le giustificazioni e le attenuanti a cui avevamo già fatto cenno nel nostro post di presentazione del talento cileno (fuso orario, condizione fisica, adattamento alla diversa stagione, metodi di allenamento, squadra nuova, ecc.). Errori in difesa (sul gol di Popescu è lui a passargliela all'indietro, ma va anche lodato, come giustamente ha fatto anche Mazzarri a fine partita, per il profondo ripiegamento difensivo) e in avanti (scontro quasi comico con Cavani che sta per impattare a colpo sicuro un cross di Dossena). L'adattamento al nostro calcio sarà lungo e duro e dobbiamo coccolare Edu con tanto amore e tanta pazienza (dal 46' Pandev: 8 - Trascina la squadra nella ripresa con la sua classe e decide la qualificazione con un gol...e mezzo su punizione. Vive una nuova giovinezza, uno stato di grazia che trasforma in oro ogni pallone che tocca)

Hamsik: 6,5 - Pur non ai livelli mostruosi delle ultime prestazioni, mostra che appena accelera un tantino in questo momento fa la differenza: crea più volte il panico quando può lanciarsi palla al piede fronte alla porta o quando duetta con Dossena sul fronte sinistro dell'attacco azzurro

All. Mazzarri: 6 - Messo tatticamente in difficoltà da Arrigoni che lo fronteggia con un modulo speculare al suo. Azzarda troppo nell'introdurre subito Vargas in squadra pur mettendogli a disposizione i compagni di reparto per tentare di farlo rendere al meglio. Oculato nelle sostituzioni durante la ripresa, nel far mettere molti minuti nelle gambe di Britos, nel lanciare Donadel e nel cambio di modulo col passaggio alla difesa a 4. Infine coraggioso a fine partita nell'ammettere di aver sottovalutato le difficoltà correlate all'esordio di Vargas per proteggere (giustamente) il ragazzo.

Arbitro Doveri: 6 - Nel primo tempo non banale la qualità di certi suoi "fischi", quando valuta a mio avviso correttamente anche qualche intervento su cui gli attaccanti azzurri protestano e ammonisce a mio avviso altrettanto correttamente Cavani. Ben assistito anche dai collaboratori di linea, sia in occasione del gol decisivo, sia sulle situazioni di fuorigioco. Unico neo: tollera troppo le perdite di tempi nei rinvii dal fondo del portiere cesenate e nel non ammonire su qualche intervento più duro del dovuto (vedi Arrigoni nella ripresa)

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