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mercoledì 7 ottobre 2009

L'addio di Donadoni: "Il Napoli non vale l'Europa"

Tuttonapoli.net riprende alcune dichiarazioni rilasciate dall'ormai ex tecnico del Napoli alla Gazzetta dello Sport:

De Laurentiis è un vulcano, che conosce molto poco del nostro mondo. Deve imparare tanto com’è giusto che sia. Vive troppo poco l’ambiente dello spogliatoio. Ho apprezzato anche una persona splendida -
dichiara il tecnico- il nostro colloquio ieri è stato molto civile. Non so che dire, posso assicurare di aver conosciuto entrambi gli aspetti del suo carattere.

Gli ho detto che se lui mi facesse tre domande di cinema non saprei rispondere. Così come viceversa se le ponessi io di calcio. L’ho sottolineato senza livore perché non sono rancoroso, nel pieno rispetto della persona".

Le sensazioni dell'ex ct non sono state positive sin dall'inizio della sua avventura quando incontrò Reja: "Quel giorno ebbi la sensazione di una persona felice, contenta di lasciare quella situazione complessa.

Si può dire tutto, lui l’ha fatto per avvalorare le sue scelte. Ma è opinabile. Non mi pare siano arrivati acquisti dal Real o dal Barça. C’è un buon gruppo che ha bisogno di crescere. E per questo non si può avere fretta. Sono deluso dei risultati, per cui posso rispettare la sua scelta anche se non la condivido. Però è vero o no che in giugno mi è stato detto di pensare ad allenare e non occuparmi di mercato? È vero o no che quando chiedevo un esterno sinistro mi è stato pubblicamente risposto che dovevo comprarmelo? E allora siccome non sono uno stupido mi sono messo a lavorare sodo capendo la situazione. Dovevo essere più deciso nel non accettare il concetto che questa squadra è da Uefa. Non basta spendere per essere competitivi, ci vuole pazienza. E non mi piace buttare fumo negli occhi alla gente. Questo non significa che io non creda nelle potenzialità della squadra. E siccome non faccio parte del club degli invidiosi, auguro a Mazzarri di centrare l’obiettivo. Ma non direi mai che questa squadra vale l’Europa oggi, perché sarei scorretto nei confronti del collega e della tifoseria".

Donadoni ha concluso l'intervista alla Gazzetta manifestando tutte le sue perplessità verso la sua parentesi napoletana: "La mia esperienza a Napoli è un romanzo con una tinta di giallo. Ma di quei gialli in cui mi piace pensare che nessuno si faccia male".

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