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domenica 18 ottobre 2009

Serie A 09/10 - 8ª - Napoli-Bologna 2-1











Statistiche del campionato (legacalcio.it)



Tanta, tantissima confusione, a tratti una partita orrenda tecnicamente e tatticamente, ma alla fine hanno ragione il Napoli, Mazzarri, De Santis, Lavezzi e Maggio che fanno vedere almeno quell'anima che Mazzarri aveva indicato come primo fattore da recuperare per la risalita del Napoli.

Quando il Panterone, Zalayeta, vestito da portiere, imbecca con un sontuoso assist Di Vaio e lo mette solo davanti a De Santis, sembra davvero finita, ma il portiere azzurro compie la parata forse più bella (e sicuramente la più decisiva) di questo disgraziato inizio di campionato e tiene in linea di galleggiamento una partita in quel momento appena pareggiata.

Difficile descrivere una partita così...certamente ancora una volta la squadra è andata sotto (in modo del tutto fortuito, con l'unico vero tiro in porta del Bologna nei primi 60 minuti) e ne ha risentito, ma per la prima volta in questo campionato è stata capace di venire fuori da una situazione che si stava facendo davvero drammatica: alla fine del primo tempo il Napoli era quartultimo in classifica con un punto sulla terzultima...se quello fosse rimasto il risultato alla fine dei novanta minuti oggi parleremmo di una squadra invischiata fino al collo nella lotta per non retrocedere.

Era la prima di Mazzarri e non ci si poteva certo aspettare molto. Mazzarri ha schierato un 3-5-2 molto elastico, con Aronica a sinistra, quinto in fase di attacco e quarto in fase difensiva, con Datolo nella posizione di mezzo sinistro (tradizionalmente di Hamsik), Hamsik nella posizione di mezzo destro (tradizionalmente di Gargano, ma qualche volta schierato lì anche da Donadoni) e Gargano in mezzo nella posizione di Cigarini.

La squadra ha cercato di creare gioco, ma ha sofferto tanto, troppo, in fase di filtro, di qui la scelta di togliere Datolo a fine primo tempo, mettere Pazienza centrale a fare filtro, Gargano mezzo destro e Hamsik mezzo sinistro: ma sappiamo chi è Pazienza...il Napoli ha continuato a soffrire, anzi...a mio avviso è andata anche peggio, perchè, nella disperata ricerca del pareggio, si sono aperti spazi "interstellari" che una squadra che fosse stata un po' più forte e cinica di questo modesto Bologna avrebbe sfruttato seppellendo gli azzurri e la partita.

E' emerso in modo drammatico quanto sia importante il centrocampo per le fortune si una squadra e quanto costi, nell'economia di una stagione, costruire male questo reparto: per questa carenza a cui non so fino a gennaio Mazzarri come potra far fronte, la difesa ha ballato tantissimo, specie nel secondo tempo, e l'attacco ha prodotto pochissimo, anche perchè, salvo i confusi assedi degli ultimi 20 minuti, nelle azioni manovrate la squadra non riesce a fare quello che anche Mazzarri vorrebbe, ossia attaccare in massa e aggredire in cinque o sei l'area di rigore per aumentare l'indice di pericolosità della squadra... vedremo nelle prossime settimane se Mazzarri riuscirà ad ottenere questo miglioramento che costituirebbe un grandissimo salto di qualità.

In più non siamo riusciti ad essere pericolosi sui calci piazzati (a parte un bellissimo "shoot" centrale di Lavezzi messo in angolo da Viviano) sulle palle alte sui cross e sui calci d'angolo.

Ma ci sono state anche note liete:
  • nel primo tempo abbiamo concesso solo la punizione-gol di Adailton;
  • abbiamo visto un Maggio già rigenerato dall'arrivo di Mazzarri, a parte il gol decisivo;
  • abbiamo ammirato un Lavezzi monumentale, presente in tutte le iniziative più pericolose della squadra e che ha trascinato i compagni alla vittoria;
  • si è ritrovato un De Santis "aggressivo" nelle uscite e miracoloso nel frangente decisivo della partita, certamente la sua miglior partita da quando è a Napoli;
  • la squadra ha lottato con coraggio, sebbene con tanti errori, e ha cercato di essere corta, riuscendoci specie nel primo tempo.
Sono anche emerse le prime embrionali scelte di Mazzarri, che potrebbero incidere anche nelle prossime partite:
  • Hamsik e Datolo, non tanto per il modulo, quanto piuttosto per caratteristiche generali dei giocatori in campo, difficilmente possono coesistere: la squadra, almeno adesso, non può supportarli entrambi avendo questo centrocampo senza interdittori e due punte con le caratteristiche di Quagliarella e Lavezzi;
  • Cigarini non è quel perno su cui può ruotare il centrocampo del Napoli, almeno con gli uomini che adesso lo compongono.
Non dovrebbe invece pesare sulle prossime partite la preferenza di Pià a Denis come alternativa offensiva: Mazzarri vuole arrivare al gol attraverso ritmo, velocità e movimenti coordinati della squadra e contro un Bologna tutto arroccato dietro (con quelle maglie verdi sembravano dieci portieri!), mettere in campo uno come Denis, punta centrale, avrebbe significato, se interpreto bene i pensieri del neo-allenatore, intasare ancora di più gli spazi offensivi dando ai felsinei un ulteriore punto di riferimento e strozzando ancora di più la già asfittica manovra azzurra. Ha quindi preferito inserire uno veloce come Pià per sfruttare gli uno contro uno sulle fasce del brasiliano e di Lavezzi per creare azioni pericolose...e infatti da una di queste azioni è nato il gol vittoria di Maggio.

Concludendo: Mazzarri aveva proclamato, durante la sua presentazione, anima, ritmo e valorizzazione dei giocatori. L'anima c'è stata, perchè la squadra ha vinto al novantesimo e in rimonta una partita diventata cattiva, scorbutica e "tatticamente inafferrabile", il ritmo si è visto a tratti, con grande corsa di tutti finchè il fiato ha retto (non dimentichiamo che oggi eravamo su un terreno pesante).

Per la valorizzazione c'è tempo, ma qualcosa di buono si comincia a vedere, come ho scritto a proposito dei Maggio e dei Lavezzi.

E intanto la settimana che si prospetta appare fondamentale: il nuovo tecnico finalmente potrà lavorare con tutti i suoi uomini in vista di un trittico micidiale (a Firenze il 25, Milan in casa il 28 e a Torino il primo novembre).

Sarà un crocevia per cominciare a intuire:
  • A) quanto Mazzarri può aiutare questa squadra a migliorare;
  • B) quanto prima di gennaio questa squadra può produrre in termini di risultati e di prospettive;
  • C) dove e come intervenire in vista del mercato di gennaio.
Per il momento teniamo cari questi tre punti che ci fanno almeno respirare per un po'. Sarebbe fondamentale riuscire a tirar via qualche punto (tre?) dal prossimo miniciclo terribile...visti i tempi e la situazione ci metterei la firma e voi?

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