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venerdì 30 ottobre 2009

Tra Milan e Juve...

Eccoci qui, finalmente!

Un po' di ritardo rispetto alle consuete abitudini, ma per un più che piacevole contrattempo lavorativo sotto forma di una meravigliosa e indimenticabile "due giorni" in quel di Venezia.

Ma la partita l'ho vista, eccome! Qualcosa, se andate a rileggere il mio commento "post-Fiorentina", l'avevo intravisto anche prima: guarda caso Denis e Grava sono stati importanti nel "pareggio-vittoria" del Napoli ma, lo ripeto, non sono un mago...sono solo uno che cerca di prestare molta attenzione a ciò che vede... mettendola alla Totò, "a noi nulla sfugge ...e se qualcosa sfugge non è colpa nostra".

Intanto 0-2 dopo cinque minuti...beh, si dirà... o meglio qualcuno ha detto: "Ma è come con l'Inter!"... Beh, forse! Ma non ne sono convinto: ci sono due differenze a mio avviso rispetto a quella partenza e alla gestione successiva delle due partite...

Con l'Inter una squadra che sconta una carenza mentale di approccio alla partita e una carenza tattica costante del Napoli di Donadoni, ossia marcare a zona sui calci piazzati...

Col Milan ho visto più che altro un carenza di affiatamento tra i tre centrali che insieme non avevano mai giocato prima (Grava-Rinaudo-Campagnaro, con Campagnaro per giunta "adattato" a sinistra in una posizione a lui non abituale) e una scelta tattica, la difesa alta, funzionale al disegno tattico di Mazzarri, ma molto rischioso contro attaccanti veloci come quelli del Milan...non a caso una delle poche partite tatticamente convincenti giocate nell'era Donadoni fu quella della scorsa promavera coi rossoneri sempre al Sn Paolo in cui il mister bergamasco mise la linea difensiva così bassa e vicina al portiere e la linea di centrocampo a ridosso dei centrali, che il Milan non riuscì con Inzaghi a fare quel gioco "sul limite del fuorigioco" che ha creato così tanti problemi mercoledì sera.

C'è stata però un'altra differenza fondamentale con la partita di San Siro: il Napoli ha cercato di giocarsela fino alla fine, mettendo davvero tutto in campo, confusione compresa, e riuscendo a ottenere a tempo scaduto tutto ciò che il "destino" si era divertito sadicamente a negargli durante i primi 90 minuti di gara.

In realtà dietro il destino cinico e baro, ho notato tanta confusione dalla tre quarti in avanti, movimenti ancora da assimilare, con troppi palloni persi e poche conclusioni in porta: non a caso i due gol sono figli dell'unico tentativo veramente rabbioso e convinto di tiro da fuori (un capolavoro il gol di Cigarini, non casuale perchè il ragazzo anche l'anno scorso ha dimostrato di avere colpi del genere nel suo repertorio) e da una delle poche manovre davvero veloci e con i movimenti ben sincronizzati di mezza squadra.

Altra nota negativa: l'inevitabile calo fisico dei due mediani a protezione della difesa, nella seconda metà del secondo tempo, giustificata dal duplice sforzo a distanza di tre giorni, espone maggiormente la difesa tanto che i tre centrali vengono ammoniti quasi di seguito, in sofferenza come nelle prime giornate di campionato quando il Napoli di Donadoni, privo di filtro a centrocampo, andava in barca con i suoi centrali "alluvionati" da cartellini gialli e rossi...e meno male che l'arbitro non ha avuto l'idea di sanzionare quel fallo di Aronica, al limite dell'area di rigore verso fine partita, con un rigore!

E a proposito di Aronica, l'ex Reggina non ripete la bellissima prestazione di domenica: a parte il fallo rischiosissimo, sbaglia diversi movimenti difensivi e perde palla in due occasioni, una in attacco e una in difesa, per voler eccedere in personalismi.

Ma ci sono state anche note positive: sebbene Ronaldinho assomigli sempre più ad un ex-giocatore, Grava lo ha tenuto molto bene, ancora una volta offrendo una prestazione coraggiosa "da capitano" pur con qualche sbavatura nei movimenti collettivi del reparto difensivo.

Rinaudo ha confermato la buona prestazione di Firenze, pur con le riserve relative agli errori collettivi delle difesa.

A centrocampo Pazienza ha dimostrato di essere rinato, pur con qualche inevitabile limite tecnico, ma con grande coraggio e senza aver paura di sbagliare; Cigarini è cresciuto col passare dei minuti dimostrando di poter essere un'alternativa credibile ad uno dei mediani che al momento godono della maggiore fiducia del nuovo allenatore; Hamsik si è reso pericoloso in zona gol e, anche stavolta, anche se con meno intensità rispetto a Firenze, ha cucito molto gioco tra centrocampo e attacco.

Stazionarie le prestazioni degli attaccanti titolari e ancora grande impatto del subentrante Denis.

Gli altri offrono una prestazione tecnicamente un po' meno pregevole di quella di Firenze, ma dimostrano di non voler mollare mai e questo è il loro merito più grande: essere riusciti a compiere una nuova impresa solo tre giorni dopo un'altra partita dura come quella di Firenze.

Si rende comunque più chiaro il modulo di Mazzarri: un 3-4-3 con Aronica, quarto a sinistra di centrocampo, pronto a scalare sulla linea dei difensori in fase di non possesso, Pazienza e Gargano a proteggere la parte centrale della linea difensiva, Maggio che gravita tra la linea dei centrocampisti e la tre quarti offensiva, con molti meno compiti difensivi e con la protezione alle sue spalle del centrale difensivo di destra, Lavezzi in genere sul lato sinistro del fronte offensivo e Hamsik su quello destro (posizione che gli permette anche di convergere e tirare in porta dal limite dell'area di rigore, azione che ha tentato solo una volta contro il Milan ma che potrebbe essere un'interessante chiave del gioco offensivo degli azzurri).

E adesso a Torino, con la Juve: intanto nel nostro miniciclo i punti sono diventati quattro (contro i tre da me sperati) e quindi siamo già avanti rispetto alle speranze della vigilia. Questo significa poter approcciare la gara di Torino con una serenità di base che, spero, non si trasformi però in rilassatezza...per Mazzarri e le sue capacità di motivazione sarà davvero la prova del 9.

Dovranno essere molte le scelte di Mazzarri: forse qualche uomo che ha tirato di più la carretta tra domenica e mercoledì dovrà tirare il fiato...posso immaginare ad esempio un Cigarini titolare con Gargano e Pazienza che si alternano un tempo per uno... Contini potrebbe avvicendare Campagnaro che però potrebbe conservare una maglia da titolare considerando che Grava (che non giocava da tempo) ha fatto due partite intere in tre giorni e Santacroce deve ancora recuperare... Cannavaro potrebbe far rifiatare il rinato Rinaudo... Denis potrebbe dare un turno (o almeno un tempo) di riposo a Quagliarella che avrebbe bisogno di almeno una settimana di buoni allenamenti per poter cominciare a recuperare salute e condizione fisica.

E poi? Che può accadere in campo? Mah, io dico solo che ce la dobbiamo e ce la possiamo giocare specie se riusciremo a manovrare con precisione e velocità tra centrocampo e attacco, anche se il pronostico sembrerebbe chiuso... giochiamocela e vediamo che succede...

Forza Napoli!!



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