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venerdì 15 gennaio 2010

A margine di Juve-Napoli...

Un po' di brevi riflessioni sui commenti all'indomani della sconfitta in Coppa Italia.

Innanzitutto la qualità del gioco e della prestazione degli azzurri: io l'ho trovata, a differenza di molti commentatori, abbastanza deludente rispetto alle aspettative. Concordo con coloro che hanno apprezzato la fluidità della manovra azzurra, nonostante tante riserve, pur se, poi, si contraddicono evidenziando che arrivati alla tre quarti non sono state molte le situazioni di pericolo per la porta juventina. Trovo abbastanza strambo questo tipo di analisi: per me la qualità della manovra si valuta in base al suo indice di pericolosità. Che me ne frega a me di un discorso scritto in un italiano elegante e preciso se poi il suo contenuto è prossimo allo zero?

Qualcuno dice che il Napoli ha tenuto bene perchè è stato in partita fino alla mezz'ora del secondo tempo, quando ancora perdeva 1 a o. Sì ma ha prodotto pochissimo: mi rimane negli occhi lo strepitoso gesto tecnico di Hamsik che avrebbe meritato miglior fortuna, ma poco altro. La mia "rabbia" rispetto a questa partita, la circostanza che non ho sentito evidenziare da nessuno, è che il Napoli avrebbe potuto e dovuto dare il massimo in quei primi 20 minuti in cui effettivamente la manovra azzurra è sembrata determinata e veloce e la Juve era visibilmente in panico come la scorsa settimana l'Atalanta. Una squadra più esperta e cinica avrebbe potuto mettere al tappeto i bianconeri chiudendo il discorso subito, in un ambiente tra l'altro che, a parte i soliti disgustosi e impuniti cori contro i napoletani, era in piena contestazione contro la sua squadra. In quel frangente il Napoli non è riuscito a concretizzare quella clamorosa occasione (Hoffer) che avrebbe potuto indirizzare decisamente la qualificazione verso Napoli ed esaltare un giovane che è poi invece naufragato impietosamente.

Il primo gol della Juve? Contestabile, ma fino a un certo punto. Solo in Italia vediamo manfrine come questa, ma siamo anche in questo campo il paese dei tarallucci e vino, non c'è niente da fare! Se Datolo fosse stato a terra per un colpo in testa, il Napoli avrebbe avuto tutte le ragioni per protestare, perchè il regolamento impone all'arbitro di interrompere subito il gioco. Ma non era questo il caso: in altri paesi si continua a giocare normalmente, per non parlare del rubgy dove (l'ho visto con i miei occhi nella recente esibizione della nazionale azzurra contro le Isole Samoa) addirittura i medici soccorrono giocatori infortunati mentre addirittura il gioco va avanti!

Premesso questo, se il buon Ferrara avesse voluto davvero fare un bel gesto di fair play, invece di sbracciarsi ad uso della platea per far fermare l'azione, segnato il gol juventino, avrebbe potuto emulare il recente episodio che ha coinvolto Pillon che ha "costretto" la sua squadra a subire un gol dopo aver segnato con un avversario a terra.

Le soluzioni in questo caso a mio avviso sono due: o ci teniamo questa regola e quindi, anche con giocatore a terra, l'azione continua come se nulla fosse (tranne per infortuni alla testa) oppure, finalmente, cambiamo questa maledetta regola, per cui ogni volta che c'è un avversario a terra si ferma il gioco, magari però fermando anche il cronometro, per evitare comportamenti ostruzionistici.

Molti hanno criticato la scelta di Mazzarri sui giocatori da schierare a Torino. Io invece sono totalmente d'accordo con lui. L'unico errore vero che gli imputo è quel passaggio di Maggio sulla linea dei centrali, con immediato gol del 2 a o, che è stato a mio avviso decisivo della partita. Sono d'accordo con Mazzarri, perchè con 4 partite in 10 giorni e dopo la sosta natalizia, si doveva scegliere tra schierare la migliore formazione a Torino o contro il Palermo. Mazzarri ha scelto, secondo me giustamente, Palermo, e quindi il campionato, considerando il percorso di Coppa Italia (con le trasferte di Torino e poi eventualmente Milano) troppo difficile per pensare realisticamente di vincerla, e quindi di accedere all'Europa attraverso la porta della Coppa. Meglio "coltivare" il campionato, con una classifica promettente e un calendario del girone di ritorno che, proprio a partire dall'impegno di domenica, vedrà le dirette concorrenti per l'Europa praticamente tutte in casa e trasferte molto abbordabili. Io avrei fatto le stesse scelte.

Nessun dramma dunque per la sconfitta di Torino che spero la squadra abbia già dimenticato e sepolto. Rimbocchiamoci le maniche e via col girone di ritorno!

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