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domenica 18 aprile 2010

Le ragioni di una sconfitta - 4ª puntata - Le strategie di comunicazione

Qualcuno mi saprebbe spiegare a chi ha giovato che Mazzarri, a botta calda, dopo la sconfitta col Parma, cominciasse una filippica sugli arbitri assurda perchè ci sarebbero stati ben altri modi e ragioni per farla, piuttosto che dopo un arbitraggio "medio" e certamente non scandaloso come quello di Romeo?

Io, fossi stata la società, avrei vietato la sala stampa a Mazzarri nel dopo partita!

E qualcuno mi saprebbe spiegare il senso della conferenza stampa bis di Mazzarri, a 48 ore di distanza, di lunedì, per giunta senza allenamenti previsti per la giornata, per venire a ribadire a mente "fredda" (???) gli stessi risibili concetti espressi il sabato sera?

Risibili non perchè non siano veri: sappiamo benissimo tutti cosa sono stati certi arbitraggi e quanto ci sono costati...senza allontanarvi troppo, potete leggere anche i miei post dei mesi scorsi sul tema.

Ma oggi no, caro Mazzarri! Oggi no, caro Napoli! Mettere in mezzo gli arbitri, a 5 giornate dalla fine, autorizzandoli in un certo senso anche a disporsi non proprio bene verso di noi nelle partite decisive della stagione, è stato un passo falso di una dabbenaggine assoluta!

E anche a mio avviso un puerile tentativo di mascherare la crisi di una squadra che nel girone di ritorno, pur offrendo, va detto, sempre prestazioni più che dignitose, ha raccolto, anche per molti propri demeriti e limiti tecnico tattici, molto meno rispetto alla prima fase dell'era Mazzarri.
E facendo ciò lei non aiuta, caro Mister, la squadra, perchè anzi rischia di de-responsabilizzare i giocatori dei suoi e dei loro errori tattici che, mi creda, nella partita col Parma, sono stati clamorosi e hanno a mio avviso originato una sconfitta dolorosissima per me (che infatti sto a casa malato in questi giorni!) , ma una sconfitta meritata!

E allora quand'è che questa società imparerà a comunicare verso l'ambiente del calcio e verso i tifosi?

La "guerra" la devi fare prima verso l'ambiente del calcio, dichiarando forte e chiaro i tuoi obiettivi e farlo sempre, in modo che tutti sanno chi è e cosa vuole il Napoli. Se un arbitro, tra due squadre, ti deve "tutelare" certo non lo fa con chi si pone in modo arrendevole rispetto agli obiettivi europei.

Perchè io, arbitro, ti devo tutelare se in fondo tu lasci intendere che dell'Europa non te ne frega poi tanto?

E perchè io, tifoso del Napoli, devo seguirti e spendere, tra l'altro in un periodo di grande crisi economica senza precedenti, in una città che non ha più tanti "ammortizzatori politico-sociali" che aveva nei ruggenti anni 80 di Ferlaino e di tutti i ministri e sottosegretari che affollavano il governo nazionale, senza sentirmi coinvolto in un obiettivo chiaro e avere anzi la sensazione che a te società la qualificazione in Europa sia vissuta quasi come un'angoscia?

Anche le strategie di comunicazione contano nei risultati! Tantissimo, nell'era della comunicazione globale e digitale. Com'è possibile che questa società debba regalarci ancora dei "teatrini" così ridicoli e poco lungimiranti?

A quando un Presidente e una società che saprà comunicare da autentica grande col "Palazzo" e con i propri tifosi?

Non vogliamo imbroglietti da calciopoli, ma fierezza, coerenza, chiarezza e dignità!

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