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lunedì 12 aprile 2010

Le ragioni di una sconfitta - 1ª puntata - Il mercato estivo

Dal mio blog, 2 settembre 2009, a mercato appena chiuso:

"Il Napoli quest'anno per sperare di entrare nelle prime 6 (cioè in Europa) deve almeno:

  1. segnare tra i 50 e i 60 gol;
  2. subire meno gol dello scorso anno (30-35);
  3. avere maggiore continuità di risultati, in particolare nei mesi invernali (dicembre-marzo);
  4. avere un contributo importante dalla panchina, sia in termini di gol che di gioco."

A 5 giornate dalla fine:

  1. i gol segnati sono appena 44: possiamo arrivare anche a 50, ma dubito che ne faremo 16 nelle prossime 5;
  2. i gol subiti sono già 40 (ben più dei 30-35 che avremmo dovuto subire);
  3. la continuità di risultati c'è stata a dicembre e a gennaio, ma è venuta meno da febbraio in poi;
  4. la panchina ha pesato sempre meno, sia in termini di gol che di gioco (vedi Denis).

Cliccando qui, potete leggere il testo integrale di quel post, potete vedere quante delle mie "profezie" e dei miei "pronostici" si stanno avverando e quali erano le (prevedibili) perplessità legate ad un mercato estivo condotto in modo a dir poco discutibile dalla triade "da incubo" De Laurentiis-Marino-Donadoni.

In quella sede nascono alcuni degli equivoci tecnico-tattici ampiamente preannunciati di questa stagione, dove a fronte di una spesa di ben 50 milioni di euro, vengono coperti male alcuni ruoli (vedi Cigarini) o non vengono coperti affatto.

In quella sede inizia quella rincorsa affannosa alla quadratura di un cerchio per il quale ci vorrà l'avvento di Mazzarri per cavarne qualcosa di buono, ma con quella fatica che all'arrivo della primavera ha presentato puntualmente il suo conto, come temevo.

Chiudo con alcune considerazioni scritte ancora prima, il 26 giugno dello scorso anno, a mercato in pieno svolgimento:

"...si prospetta una squadra fisicamente molto forte sulle fasce e in difesa, ma un po' leggerina a centrocampo e in attacco. Credo che anche Marino lo sappia e stia cercando di lavorare in tal senso. Credo non sia facile perché i migliori centrocampisti e attaccanti di peso sono in (o cercano) squadre che giocano in Champions. Certo se Marino riuscisse a colmare anche questa lacuna, le prospettive per il prossimo anno potrebbero essere straordinarie!

Donandoni deve ora dimostrare cosa veramente sa fare: nonostante l'eccellente mercato avrà due (tre?) grossi problemi... L'amalgama, il modulo...(e Lavezzi)!

L'amalgama, perché l'impianto della squadra sarà completamente diverso, il modulo perché saranno molte le possibili opzioni a disposizione del tecnico (dal 4-3-3 al 3-4-3 al 4-4-2 al 3-5-2) e Donadoni dovrà capire quale possa essere quello più adatto in base anche agli avversari di turno...e Lavezzi, sia per questioni caratteriali che, non dimentichiamolo, tattiche, vista la sua tendenziale anarchia tattica."

Direi che a parte il primo punto, su cui Mazzarri ha lavorato splendidamente, gli altri due nodi di cui parlavo a giugno continuano a non produrre purtroppo soddisfacenti risultati, come vedremo meglio nelle prossime puntate di questa "mini-inchiesta".

Nella prossima puntata tratteremo i nodi della (mancata) campagna acquisti di gennaio...e di un certo Maxi Lopez, atterrato a Catania per...indovinate un po'?

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