Cerca nel mio blog

giovedì 18 novembre 2010

Rassegna internazionale: le inutili amichevoli dei nazionali di Mazzarri

Facciamo un breve punto sugli impegni e sulle prestazioni degli azzurri impegnati con le nazionali in giro per il mondo in questa folle parentesi infrasettimanale di cui nessuno sentiva davvero il bisogno.

Lavezzi e Sosa (Argentina): il principito a Dubai non gioca nemmeno un minuto, mentre il Pocho entra nel secondo tempo e , da ala destra, infiamma la manovra argentina. Proprio a fine partita, un suo tocco di classe libera Messi e con un successivo movimento a tagliare la difesa brasiliana spiana la strada al fuoriclasse del Barca per concludere con facilità per il gol vittoria.


Cavani e Gargano (Uruguay): 2 a 0 per il Cile. La trasferta di Santiago, in terra cilena, porta un risultano negativo per la squadra di Tabarez che si ostina a schierare per tutta la partita lo stanco Cavani e Gargano che furbescamente si fa buttare fuori partita dopo 42 minuti con un rosso che ne allevia le inutili fatiche di metà settimana. Tutti si domandano a cosa serva a Tabarez schierare Gargano e Cavani in partite massacranti e inutili come questa.


Yebda (Algeria): risentimento muscolare ma per fortuna solo un lieve affaticamento che terrà fermo l'algerino solo per qualche giorno. Il contrattempo impedisce al tecnico algerino di schierare il mediano azzurro per l'impegno della sua nazionale in Lussemburgo (altro match "imperdibile" per i drogati terminali di calcio).

Hamisk (Slovacchia): solo 45 minuti, la ripresa, per Marek, nell'amichevole persa in casa per 2 a 3 dalla Slovaccia contro la Bosnia.

Dumitru (Italia under 20): sconfitta degli azzurrini per 2 a 1 con la Germania, magra consolazione per il talentino azzurro che ha realizzato un gol su punizione che ha riaperto le speranze poi vane di una clamorosa rimonta. Il ragazzo si è mosso bene e mostra talento e personalità.



Ancora tanta inutile fatica e tanti infortuni muscolari (vedi anche Chivu nell'amichevole altrettanto inutile della Romania contro l'Italia di Prandelli) che nelle ultime settimane stanno colpendo con sempre maggiore frequenza un po' tutte le squadre italiane, Napoli compreso.

Rimpiango decisamente i campionati a 16 squadre (e 30 giornate) di quando ero piccolo: 8 giornate in meno e  tante partite inutili e mediocri di meno. Ma in questo carrozzone, in Italia e nel mondo, sembra utopia poter ipotizzare una "rivoluzione" del genere!

Nessun commento:

Posta un commento