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lunedì 22 novembre 2010

Ufficiale! Napoli retrocesso in B nel 2001 per una combine tra Parma e Verona

L'inchiesta sul fallimento della Parmalat sta scoperchiando sempre nuovi filoni (e nuove inchieste) sul'ex impero dell'ex cavaliere Callisto Tanzi.

L'ultimo filone, rilanciato ieri dalla trasmissione di Rai 3 Report, rispolvera fatti e sospetti a suo tempo vergognosamente censurati dall'establishment calcistico e politico dell'epoca, che ebbe facilmente gioco di un Napoli senza ormai più "protettori" calcistici e politici e, soprattutto, lacerato al suo interno dall'assurda diarchia Corbelli-Ferlaino.

Mi astengo da ogni commento: ricordo solo che a Campania Sport, su Canale 21, la settimana prima del vergognoso epilogo di Parma-Verona, il giornalista Peppe Iannicelli ebbe il coraggio di affermare davanti alle telecamere che con certezza si sarebbe consumata la combine che avrebbe spedito in serie B il Napoli.

Ma veniamo ai materiali:
  1. A questo link potete trovare il servizio trasmesso ieri sera da Report. Il passaggio che riguarda la vicenda Parma-Verona-Napoli inizia dopo 13 minuti e 55 secondi dall'inizio del filmato.
  2. Sul sito del Mattino, oggi è apparsa un'intervista a firma di Francesco De Luca, dove l'ingegner Ferlaino ripercorre l'atmosfera e le sensazioni vissute in quei giorni, intervista che riporto integralmente in calce a questo post.
  3. Dal sito de Il Fatto Quotidiano, uno sdegnato commento di Oliviero Beha sull'accaduto:

Certo padri di quella retrocessione furono anche le divisioni e le continue ripicche tra i due soci, ingenuità in certi momenti cruciali del campionato (il fallo di Fresi in Napoli-Brescia che consentì a Baggio di togliere due punti agli azzurri che avrebbero significato salvezza quasi certa, la partenza ad handicap con Zeman e via andare), ma quello fu anche il campionato di Passaportopoli, dove l'Inter venne graziata da una retrocessione certa per il passaporto falso di Recoba e dove si "normalizzarono" una serie di situazioni imbarazzanti in corso d'opera (vedi il caso Roma-Nakata).

Pagine di rara vergogna che sarebbero state solo il prologo di anni, quelli di Calciopoli, di cui il nostro calcio e il nostro paese dovrebbero solo vergognarsi!

Quello non era il calcio che volevo ...e me ne andai disgustato sempre di più, ma temo che questo di oggi, per ragioni parzialmente diverse, non sia molto migliore.

***

Ferlaino e la combine tra Parma e Verona
«Il Napoli fallì per quella partita»/ Video

                     
Ferlaino e Corbelli in una foto del 1999
di Francesco De Luca

NAPOLI (22 novembre) - «Quell’imbroglio ha provocato il fallimento del Napoli». Corrado Ferlaino è uscito dal calcio nel 2002, quasi due anni dopo la presunta combine tra Parma e Verona, club controllati da Tanzi, ex patron della Parmalat, secondo i magistrati emiliani. La denuncia arriva da un servizio di Report. GUARDA «In oltre 30 anni le cose più brutte che ho visto sono state due e una delle due è quel match che costò la retrocessione al Napoli in B».




Dopo la vittoria del Verona a Parma, Patrizia Boldoni, sua ex moglie e socia, presentò un esposto alla Procura di Parma. 
«Denunciò Tanzi, non avrei potuto farlo io perché ero tesserato. Ma quella denuncia è incredibilmente sparita, cestinata da qualche magistrato forse amico di Tanzi. Io parlai con Carraro, invece».


Cosa le disse il presidente della Lega?
«Che perdevamo tempo sulla storia della doppia proprietà, invece assolutamente vera. Il Napoli venne imbrogliato. Se il Verona fosse retrocesso, Tanzi avrebbe perso tanti miliardi ed ecco perché venne organizzata quella operazione da Pastorello».


Lei è stato per molti anni amico di Tanzi: con lui parlò mai di quella partita? «Sì, più volte. Però lui cambiava discorso, era chiaro che non voleva trattare l’argomento. Tanzi ha tutelato i suoi interessi, però io non capisco invece il comportamento di Carraro: era una situazione non lecita, eppure da lui ci venne detto che era regolare. Tanzi era un uomo molto potente anche nel calcio: si diceva che suo figlio Stefano dovesse diventare presidente della Lega».

Ferlaino, cosa ha provato leggendo i documenti della Procura emiliana e ascoltando il servizio di «Report» sui rapporti Parma-Verona?



«La stessa sensazione di dieci anni fa: il Napoli fu imbrogliato e danneggiato. Il Verona vinse in trasferta soltanto quella partita su diciassette, decisiva per la sua salvezza, ai nostri danni. Io faccio l’ingegnere, sono stato a lungo presidente di una squadra di calcio, non sono esperto di questioni legali, però credo che questa vicenda possa meritare l’attenzione dei magistrati che hanno indagato sul fallimento del Napoli».


Qual è il nesso tra quel crac del 2004 e quella combine del 2001?
«Se non fossimo retrocessi, non saremmo mai falliti. Lo spiego con le cifre. In serie A avremmo incassato dalle tv molti miliardi di lire, almeno 40 o 60. Invece, in serie B ne ottenemmo 10. Pagammo a carissimo prezzo la furbata del Parma e del Verona, non soltanto sotto l’aspetto calcistico. Da quanto mi risulta, in caso di fallimento c’è la possibilità di approfondire fatti accaduti fino a quindici anni prima, quindi quell’episodio gravissimo dovrebbe essere valutato, come i comportamenti di Tanzi e Pastorello».

Cosa sarebbe cambiato per il Napoli se Parma-Verona fosse stata una partita regolare?
 «Tanto, tutto. Per la società, per chi la dirigeva, per i tifosi. Ma fu un disastro. Anzi, una vergogna».

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