Cerca nel mio blog

domenica 22 novembre 2009

Come volevasi dimostrare...

Come volevasi dimostrare...è cominciato oggi il vero ciclo terribile del Napoli, quello dal quale dipenderanno molte delle possibilità di Europa per quest'anno.

Come dico sempre, non è questione di essere maghi o iettatori, ma semplicemente di osservare con attenzione la realtà...e la realtà di questa fase del campionato è sintetizzata dalle parole di Mario Sconcerti a Sky Calcio Show: "Tra le squadre piazzate tra il quinto e il tredicesimo posto oggi ha vinto solo la Roma!"

Dunque tanto, tantissimo equilibrio e, non dimentichiamolo, una partita venuta dopo una sosta di 15 giorni in cui lo staff tecnico del Napoli ha sottoposto la squadra a un pesante richiamo di preparazione che ha creato oggi un "problema" in più testimoniato dai crampi di Quagliarella e Rinaudo.

Ecco dunque un primo spunto di riflessione: il Napoli ha dimostrato di aver perso lo smalto e la brillantezza fisica del mese scorso.

A ciò aggiungiamo uno Zuniga fuori posizione, reduce da un'influenza che lo ha colpito venerdì e che, come ha ricordato Mazzarri nel post-partita, solo negli ultimi 15 giorni si è allenato con regolarità.

E qui ribadisco il mio cruccio nel constatare la sfortuna che sta accompagnando questo giocatore che, lo ricordo, ha anche saltato gran parte della preparazione estiva.

Spero che il Napoli trovi il modo di recuperare, sia fisicamente, sia tecnicamente, sia moralmente uno dei suoi investimenti più preziosi di mercato, ma credo sia il momento che il terzino colombiano venga utilizzato nel suo ruolo naturale.

Primo tempo con manovra lentissima e totalmente priva di idee di fronte ad una squadra in netta crisi di fiducia e tutta chiusa nella sua metà campo.

Nel secondo tempo la squadra ha cominciato a manovrare con più velocità e, dopo gli ingressi di Datolo e Cigarini, con una qualità maggiore, ma essendo il tono fisico della squadra non eccezionale, anche questa maggiore qualità non è stata sufficiente.

In fase offensiva si sono visti più o meno gli stessi difetti di manovra già ampiamente esaminati nelle ultime due settimane e, quando sembrava finalmente venuta l'ora di "ammirare" il tridente con Lavezzi, Quagliarella e Denis tutti insieme appassionatamente, ecco che i crampi di Don Fabio hanno fatto sfumare anche per oggi questa possibilità.

Pregevole a mio avviso la "fase difensiva" della squadra (e intendo sia i tre centrali, sia la copertura dei mediani) che hanno limitato davvero al minimo la pericolosità degli attaccanti laziali che rappresentano la parte "pregiata" della squadra....e quanto potesse far male questa squadra, lo stavamo scoprendo negli ultimi minuti di gioco quando Cruz è stato messo solo davanti a De Santis da un passaggio filtrante di Mauri.

Voglio quindi essere provocatorio fino in fondo: ritengo il punto di oggi un punto guadagnato, da tenerci stretto, anche se ovviamente la delusione è tanta e comprensibile, ma nelle condizioni che ho cercato di descrivere, sarebbe stato difficile ottenere di più...e ricordiamoci che un altro arbitro, in un'altra situazione, avrebbe potuto affibbiarci un rigore (che a mio avviso non sarebbe stato scandaloso) e un'espulsione per la reazione comprensibile di Rinaudo, preso a morsi da Cruz su un calcio d'angolo laziale.

Infine il terreno di gioco: il gioco palla a terra non è stato agevole per entrambe le squadre, diversi gli errori banali di controllo da ambo le parti e gli azzurri, che dovevano fare la partita, hanno sofferto di questo ulteriore problema, accentuatosi col passar dei minuti a causa delle crescenti gibbosità del terreno.

E ora la classifica parla chiaro: la zona Champions in questo momento è lontana, ma la zona Europa League è a 2 punti (Fiorentina sesta a 21), guarda caso dove si trova oggi il Parma, guarda caso il nostro prossimo avversario, che guarda caso ieri a vinto con fortuna in trasferta a Firenze.

Insomma, voglio dire: il nostro futuro europeo, mai come domenica prossima, è nelle nostre mani o, meglio, nei piedi dei nostri giocatori... Vogliamo l'Europa? Dobbiamo andare a Parma e conquistarcela, sperando di vedere una squadra più tonica fisicamente e mentalmente.

1 commento:

  1. Ieri uno dei ragazzi a cui faccio lezione ha fatto una considerazione che io immediatamente ti giro perché penso che sia intelligente (se fosse attento al greco quanto lo è al calcio! :D): dice che secondo lui il problema del Napoli è che non sa fare la partita. Siamo bravissimi a controllare e ripartire, ma se c'è da costruire il gioco non ne siamo capaci, per questo, dice lui, abbiamo avuto le migliori prestazioni partendo da una situazione di svantaggio.
    Secondo me non ha tutti i torti.
    Leggendo i tuoi articoli, mi sono resa conto che la situazione non è (ancora) così tragica come credevo fosse.

    RispondiElimina