Cerca nel mio blog

lunedì 30 novembre 2009

Con o senza Lavezzi...

Molti addetti ai lavori sono concordi nel ritenere che Lavezzi rappresenti uno dei punti di forza essenziali o addirittura indispensabili di questo Napoli, altri (me compreso) hanno espresso o esprimono alcune perplessità sulla reale caratura del giocatore e su quanto realmente possa essere utile in questa squadra.

Il discorso è molto delicato, perchè, a differenza di altri sport (ad esempio il basket) in cui hai tantissime cifre che rappresentano molto bene e in modo quasi oggettivo e comunque alla portata di tutti il contributo che un giocatore può dare, nel calcio, pur esistendo tante cifre e statistiche che comunque gli allenatori tengono in considerazione, non si è abituati a ragionare in tal modo.

Se volessimo usare una metafora di attualità in questi giorni, il basket è un gioco molto...digitale, mentre il calcio è invece molto "analogico".

Se avessi un po' di tempo, andrei a cercarmi un po' di cifre e statistiche, magari quando avrò un po' di calma lo farò, ma vorrei cercare di argomentare su Lavezzi sulla base di quello che la mia (limitata) competenza calcistica riesce a farmi osservare.

Ieri il test di Parma è stato molto interessante a prescindere dal risultato, perchè a mio avviso ha dimostrato, nel primo tempo, quali sono i vantaggi del giocare senza il Pocho e, nel secondo tempo, quali sono invece gli svantaggi.

Nel primo tempo il Napoli, a mio avviso, non ha minimamente sofferto l'assenza del Pocho perchè hanno funzionato a meraviglia alcuni "fattori di gioco", ossia:
  1. la squadra ha giocato molto corta e ha cercato spesso di attaccare il Parma già sulla metà campo e, in alcuni frangenti, addirittura quasi sulla tre quarti dei ducali;

  2. Denis, gol a parte, si è mosso bene sia nelle fasi conclusive dell'azione, facendosi trovare libero più di una volta in area, sia nella fase di costruzione della manovra, aiutando la squadra a salire e dando non solo sostanza fisica e agonistica, ma anche tecnica e tattica al reparto offensivo azzurro;

  3. Quagliarella e Hamsik si sono giovati del lavoro del gran lavoro del Tanque, potendosi muovere con più agilità, trovando più spazi per i propri inserimenti e per cucire il gioco offensivo;

  4. Maggio ha puntualmente soverchiato Castellini sulla sua fascia, intendendosi a meraviglia con gli intelligenti movimenti offensivi del Tanque.
In molti frangenti e in molte azioni offensive, se rivedete le immagini del primo tempo, nelle migliori occasioni da gol il Napoli ha portato nei dintorni dell'area di rigore sempre minimo quattro giocatori, mediamente più o meno tre in area di rigore e uno al limite pronto a ribadire verso la porta eventuali ribattute della difesa.

Nel secondo tempo, alcuni di questi fattori sono venuti meno. In particolare:
  1. Maggio, preoccupato dalla crescente pressione offensiva del Parma, ha cominciato a spingere meno;
  2. Denis ha cominciato ad accusare la fatica, dato che aveva giocato anche giovedì, ha speso tantissimo nel primo tempo e non ha i 90 minuti nelle gambe, specie dopo uno sforzo infrasettimanale così ravvicinato.
Nel secondo tempo, il Napoli ha abbassato un po' di più il suo baricentro e Denis ha fatto più fatica a tenere su la squadra fino a "scoppiare".

E qui che uno come Lavezzi, forse, avrebbe potuto aiutare la squadra a chiudere la partita con un gol o, più verosimilmente, con qualche assist e qualche contropiede.

Ricordiamo che il Parma ne ha concesso uno clamoroso a Quagliarella, solissimo davanti a Mirante e quella situazione, con un Lavezzi in campo, si sarebbe potuta riproporre più volte...e magari qualcuna di queste avrebbe portato qualche altro gol.

Certo la controprova non c'è, stiamo ragionando per ipotesi, ma solo per chiarire come possa essere utile, in certi frangenti, giocare SENZA Lavezzi e in altri CON Lavezzi.

Ritengo insomma che Mazzarri dovrebbe cominciare a modulare un po' di più la presenza dei suoi giocatori in base ad avversari e situazioni tattiche che cambiano nel corso della partita: certo ci potrebbero essere, in teoria, come ha già accennato in qualche post dei giorni scorsi, la possibilità, magari rinunciando ad uno dei centrali e schierando la difesa a 4 (con Aronica a sinistra e Maggio o Zuniga a destra...a proposito Mister, quanti anni dovremo aspettare per rivedere il colombiano nel suo ruolo naturale?), di poter schierare Denis al centro dell'attacco con alle spalle Lavezzi, Quagliarella e Hamsik.

Ma è chiaro che in uno schieramento simile la fase difensiva (e parlo dei rientri delle punte, del filtro dei centrocampisti e dell'applicazione dei difensori) dovrebbe funzionare come un orologio svizzero.

Per cui tutti in campo appassionatamente? Dipende, ma, se anche non fosse, perchè non pensare ad una sapiente "rotazione" con un Denis con un "minutaggio" molto maggiore di quello avuto fino a oggi?

Perchè non vedere qualche volta in più un Lavezzi in panchina, senza viverlo come uno scandalo? Potrei capire Maradona, ma di Maradona ce n'era solo uno...e grazie a Dio ce lo siamo goduti NOI (sempre troppo poco, come tutte le cose più belle di questo mondo).

Ma, andiamo, io non vedo un Lavezzi qualche volta in panchina come una bestemmia o un'eresia: ricordiamoci che se nei prossimi anni la squadra verrà (come tutti noi speriamo) ancora più rafforzata, ognuno degli azzurri nella rosa dovranno abituarsi a considerarsi importante sia in campo, sia in panchina...sennò rimaniamo contati in 11 più due o tre, ma poi non lamentiamoci se non riusciamo a tenere quella contonuità e quelle posizioni di vertice che tutti noi sogniamo!

Insomma: non sono CONTRO o A FAVORE di Lavezzi...sono semplicemente per un Napoli sempre più grande e per un allenatore che sappia sfruttare sempre meglio le risorse che questa squadra, pur nei suoi limiti di costruzione, può vantare.

Questo, a mio avviso, deve essere il prossimo obiettivo di Walter Mazzarri... Mister, a te la palla!

Nessun commento:

Posta un commento