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giovedì 26 novembre 2009

Coppa Italia: Napoli - Cittadella 1-0



E' vero che giocare contro il Cittadella non è giocare come contro l'Inter o la Juve, ma questa sera molte "seconde/terze linee" azzurre si sono giocate un posto nella rosa ...o sul mercato di gennaio.

Intanto onore agli avversari, sconosciuti ma intraprendenti e con una lodevole organizzazione tattica e che fino letteralmente all'ultimo secondo della partita hanno fatto vedere i sorci verdi agli azzurri, rischiando di trascinarli ai supplementari.

Il Napoli, com'era prevedibile alla vigilia, parte "imbambolato" per la scarsa abitudine all'impegno agonistico di molti dei protagonisti, per l'amalgama che ovviamente non può esserci visto che manca quasi tutto l'11 titolare.

Per cui diventa naturale che, a metà del primo tempo,mentre Mazzarri si sbraccia e sbraita, il primo "squillo" sia del Cittadella e diventi un allarme per la porta di Iezzo. Il pericolo corso scuote gli azzurri ed entrano in partita alcuni dei protagonisti più attesi come Zuniga e Bogliacino.

E sono proprio loro a confezionare rispettivamente l'assist e il gol che sblocca la partita al termine di un'azione tecnicamente pregevole dell'esterno colombiano che, anche pochi minuti dopo, fa vedere cosa è capace di fare nella sua posizione naturale quando avanza palla al piede e attacca l'area di rigore.

Il colombiano, come mi "sgolo" da quando è arrivato, ha dei numeri tecnici notevolissimi, deve solo trovare condizione fisica e convinzione, come è avvenuto durante la partita.

Di Bogliacino che dire? E' quello che più spicca tecnicamente in un centrocampo per il resto "povero" di idee e iniziative, con un Datolo un po' appannato e un Amodio che cerca di fare quello che può.

Poco convincente Rullo sul lato sinistro (poco tonico che dopo 62 minuti lascia il campo per crampi a Hoffer), in attacco combinano poco Denis, che comunque combatte con la solita grinta, e Pià che sbaglia due enormi occasioni davanti alla porta, come solo lui sa fare, in questo sì degno emulo di Lavezzi.

Nel secondo tempo, esce dopo pochi secondi Rinaudo per Aronica. Il Cittadella ci prova sempre, ma col passare dei minuti, le energie dei padovani diminuiscono, gli spazi si allargano e il Napoli di tanto in tanto prova a pressare alto sulla tre quarti avversaria.

Con l'ingresso di Hoffer, Datolo prende il posto di Rullo sulla mediana. Poi Curiale (Cittadella) e Denis sbagliano due gol incredibili nel giro di un minuto intorno al 66'. Nell'occasione dell'attaccante padovano da rimarcare il gravissimo errore del mio "beniamino" Grava e la prodezza tecnica con cui, prima di sparare alto a porta vuota, Curiale, con un delizioso pallonetto, fa fuori Iezzo in disperata uscita.

La partita si anima, perchè il Cittadella cerca il pareggio e molti, in particolare Bogliacino, mostrano fatica e crampi, tant'è che Mazzarri deve rinunciare al programmato ingresso del Pocho per lanciare Gargano al posto dell'autore dell'1 a 0 azzurro.

Intanto il Napoli cerca di fare di tutto per far segnare i padovani, visto che Dalla Bona (solo omonimo di Sam) respinge via involontariamente dalla porta del Napoli un tiro a botta sicura di un suo compagno.

Di fronte ai pericoli, alla fatica e all'arrembante pressing del Cittadella che ci crede sempre di più, il Napoli cerca di far girare palla e abbassare i ritmi...tranne Zuniga che si scarta tre, quattro avversari e tenta di battere a rete, rimpallato, dal limite dell'area.

Aronica sfiora quasi l'autogol per impedire a Curiale (ancora lui!) di battere da cinque metri verso Iezzo un cross rasoterra dalla sinistra.

Il Cittadella insiste sempre più e il Napoli sembra alle corde. Poi Zuniga (sempre più convinto e covincente) "spacca" in due la difesa del Cittadella e si lancia verso la porta, costringendo Pisani ad un placcaggio che gli vale l'espulsione diretta.

Dopo 84 minuti, una caviglia messa male durante l'ennesima sua iniziativa offensiva, sembra togliere Zuniga dalla partita, ma per fortuna nulla di grave per lui.

All'87' Contini rischia il rigore su Oliveira (il migliore a mio avviso assieme a Bellazzini), con un fallo quasi sulla linea dell'area di rigore. e sulla susseguente punizione, Bellazzini impegna due volte Iezzo con due botte di sinistro dal limite.

Subito dopo Pià mette una palla a metà tra un tiro e un cross e intanto siamo al 90' con Datolo che zoppica, il Cittadella che attacca a testa bassa, il Napoli che sfrutta male la superiorità numerica e non concretizza in contropiede, 6 minuti di recupero e Bellazzini che ancora una volta impegna Iezzo sempre dalla stessa posizione (limite dell'area defilato sulla destra).

Finalmente Denis batte bene a rete (leggermente alto) al 94' dopo una bella combinazione con un Pià che dà manforte sul lato sinistro della difesa azzurra ad un Datolo che non ne ha più.

Poi l'incredibile si sta per compiere al 96': Gargano e Amodio, che sembrano tenere tranquillamente palla vicino all'area di rigore avversaria, riescono a perderla, concedendo al Cittadella un velocissimo contropiede con l'ennesima colossale occasione per Curiale che spreca proprio sul fischio finale l'occasione della sua vita.

Evitato l'infarto collettivo, Celi fischia la fine e lo sportivissimo pubblico del San Paolo applaude il Cittadella...scena bellissima che stasera mi fa sentire più che mai orgoglioso di essere tifoso del Napoli.

Sinceramente mi aspettavo una partita così per i noti limiti mentali del Napoli, che con le "piccole" fatica sempre a giocare, e per la desuetudine di molti azzurri all'impegno agonistico.

Mi conforta aver visto confermate le mie idee sulla bontà tecnica di Zuniga, fnalmente nel suo ruolo, e la mia assoluta contrarietà a vederlo schierato fuori ruolo. Questo può essere un patrimonio tra i più importanti di questa rosa e che, caro Mazzarri, va gestito sfruttando le sue potenzialità.

Per il resto solita bella prestazione di Bogliacino (che mi dispiacerebbe veder ceduto a gennaio), di Aronica, in un per lui insolito ruolo come centrale "di mezzo" al posto di Rinaudo. Premierei l'impegno e il sacrificio di Pià, disastroso sotto porta, ma prezioso con i suoi profondi rientri, quando Datolo, costretto a rimanere in campo per limite di sostituzioni raggiunto, non ne ha più.

Manovra poco fluida che quindi non costruisce molto per le punte, che infatti concludono pochissimo. Alla fine il risultato, bisogna essere onesti, è assolutamente ingiusto, ma dimostra ancora una volta come nel calcio ha ragione chi segna e non chi gioca meglio, ma sbaglia caterve di gol.

E ora, signori, come lo scorso anno, di nuovo la Juve, di nuovo a Torino, di nuovo partita secca, forse il 15 dicembre, e l'Inter in palio come probabile avversario nei quarti.

Rivincita per la Juve, dopo la leggendaria notte di Halloween, o rivincita per noi, dopo la beffa dell'eliminazione immeritata dello scorso anno?

PS: aggiornamento del 27 novembre - Oggi il Presidente De Laurentis ha dichiarato che la partita con la Juve si dovrebbe disputare il prossimo 13 gennaio 2010.

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