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domenica 29 novembre 2009

Risotto (amaro) con Trefoloni e Parmigiano!



Un arbitro a dir poco scandaloso e le solite enormi ingenuità degli azzurri rovinano una partita che il Napoli stava meritatamente vincendo grazie al gol di uno splendido Tanque.



La rabbia della beffa consumatasi negli ultimi minuti di gioco è tanta, ma, se è vero che Trefoloni ha messo su un piatto d'argento quella palla del pareggio che il Parma non era riuscito a costruire nei primi 85 minuti, il Napoli, come ha sottolineato anche Gargano a Sky nell'immediato post partita, deve prendersela innanzitutto con se stesso per almeno due ragioni:

1. non aver concretizzato nel secondo tempo, quando il Parma era disperatamente proiettato in avanti senza riuscire minimamente a impensierire la difesa azzurra, molte situazioni di ripartenza gestite senza cattiveria e con troppa sufficienza, come se si volesse allontanare la palla dalla propria porta, piuttosto che cercare davvero di affondare e chiudere la partita;

2. aver concesso al Parma tantissimi angoli e calci piazzati, creando quindi tante situazioni di mischia e confusione in area azzurra, nelle quali, Trefoloni o non, diventa possibile, se non probabile, che accada qualcosa...

Insomma, per capirci: non puoi pretendere che ti vada sempre bene se ti chiudi continuamente in mischia nella tua area e, quando hai molte possibilità di ripartenze in campo aperto, gestire la manovra al piccolo trotto, senza cercare di affondare una squadra chiaramente in difficoltà tecnica, tattica, mentale e fisica.

A prescindere dalla pessima qualità, ormai ben chiara e riconosciuta, di questo Trefoloni (il prossimo che dev'essere mandato a casa dopo esserci liberati lo scorso anno dell'incubo Ayroldi), il Napoli ha chiaramente perso una grandissima occasione per rilanciarsi davvero nella lotta per l'Europa e compensare il mezzo passo falso di domenica scorsa con la Lazio.

Sarebbe stata sufficiente un po' più di forza mentale e meno leziosità per chiudere la partita, ma dopo la partita di oggi possiamo anche trarre un po' di spunti direi molto positivi:

1. innanzitutto un Denis centravanti vero, che segna, fa salire la squadra, partecipa alla manovra, libera i compagni sulle fasce, suggerisce assist, tiene costantemente in allarme non solo con forza fisica (straripante in questo momento), ma anche con grande animo e tecnica...una partita superlativa... un fattore che ha inciso profondamente sulla partita finchè le energie hanno retto...non a caso, dopo 20 minuti della ripresa, esaurite le energie e costretto alla sostituzione, tutto il Napoli ne ha risentito e si è "rotto" quel "giocattolo" che stava funzionando così bene;

2. Quagliarella sembra aver beneficiato della presenza del Tanque: più partecipe della manovra, grande spirito di sacrificio, uno splendido tiro dei suoi di poco a lato su cui Mirante rimane impietrito come una statua di sale. Non ha però aiutato la squadra nelle ripartenze, specie nel secondo tempo, a venir fuori e rendersi pericolosa;

3. la condizione fisica: mentre domenica scorsa avevo evidenziato come il richiamo di preparazione durante la sosta della nazionale avesse probabilmente appesantito le gambe degli azzurri, oggi si è vista una squadra, non solo Denis, in condizione fisica eccezionale, specie nel primo tempo e almeno fino a 15-20 minuti dalla fine: sempre primi sul pallone, sempre in anticipo...un segnale incoraggiante in vista delle prossime partite di quello che si sta davvero rivelando, come avevo provocatoriamente titolato, il "vero ciclo terribile";

4. la fase difensiva: il Parma, a parte il rigore, è riuscito a fare solo un tiro in porta. Difesa e centrocampo si sono mossi con grande attenzione e compattezza, con pochi errori di disimpegno e lasciando pochissimi spazi. Certo il Parma lamentava molte assenze importanti tra centrocampo e attacco (Bojinov, Paloschi, Galloppa, su tutti), ma i numeri cominciano a essere significativi.

E veniamo più in dettaglio questi numeri:

1. settimo risultato utile consecutivo (lascio agli statistici l'incombenza di farci sapere da quanti anni non accadeva): 3 vittorie e 4 pareggi;
2. quarta trasferta utile consecutiva: 2 vittorie e 2 pareggi;
3. un gol subito (su rigore semi-inventato) nelle ultime tre partite e, soprattutto, pochissime vere occasioni da gol concesse agli avversari con una tendenza in miglioramento tra Catania, Lazio e Parma;
4. tre gol subiti nelle ultime quattro trasferte (di cui i due di Torino): e di questi tre gol uno "regalato" alla Juve da Contini e uno "regalato" da Trefoloni al Parma.

Restano però poco incoraggianti i "numeri offensivi" con un solo gol fatto nelle ultime tre partite e una manovra poco incisiva, che produce poche occasioni da gol.

Ecco dunque che il lavoro tattico di Mazzarri è ancora lungo: certo vedere un Denis in queste condizioni rende davvero difficile pensare di escluderlo, ma poi? Se entra lui, come va cambiato l'assetto? Rinunciamo a uno tra Quagliarella, Lavezzi e Hamsik oppure schieriamo Hamsik a centrocampo al posto di Pazienza o Gargano e teniamo insieme Denis, Quagliarella e Lavezzi, rischiando di avere una squadra molto sbilanciata in avanti?

E domenica prossima il Bari? Una passeggiata? Una goleada? Chi pensa questo rischia di sbagliarsi di grosso! Magari poi finirà così...il calcio è bello per questo, ma una squadra come il Napoli, che sta facendo una fatica enorme per creare gioco e segnare, si trova di fronte una delle peggiori squadre che si possano affrontare, una squadra che in casa stenta, ma in trasferta ha dato lezioni di tattica e difesa a squadre fortissime, come Inter e Milan, e si è sempre giocata le sue chance con disinvoltura e organizzazione, difendendo compatta e ripartendo con trame piacevoli e grande pericolosità offensiva...merito di un certo Ventura...vi ricorda qualcosa questo nome?

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