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lunedì 2 novembre 2009

Il Napoli che vorrei...e la forza di sbagliare!

Ogni tanto è bene ricordare, a me stesso a agli amici che mi seguono con affetto (voglio salutare Flavio e Chiara che hanno voluto condividere tangibilmente con me si questo blog la felicità di sabato scorso) quali sono i motivi per cui ho aperto questo blog e come mi immagino il Napoli che vorrei.

E' facile dire "una grande squadra, rispettata e vincente in Italia e in Europa"...quel sogno è la sintesi di tutta una serie lunghissima di fattori organizzativi che qui cerco indegnamente di sintetizzare.

Il Napoli che vorrei è una squadra e una società di respiro internazionale, come lo è il popolo napoletano che eccelle nel mondo e porta alto il nome di Napoli primeggiando nel proprio lavoro con enorme fatica e altrettanto ingegno.

Ma una società e una squadra che abbia anche un forte radicamento, negli uomini e nelle strutture, nel nostro territorio, che sia cioè un modello organizzativo sia sportivo che imprenditoriale, che cerchi in giro per il mondo talenti assoluti come gli Hamsik e i Lavezzi, ma che sappia anche attingere a quel meraviglioso patrimonio di giovani che Napoli e la Campania e il resto del sud Italia sono capaci da decenni di sfornare (ricordiamo quanti napoletani sono oggi nel giro della nazionale di Lippi).

Una società che lavori sulla comunicazione, sul marketing, sullo sviluppo del "marchio Napoli" e dello stadio, che diventi una moderna società di servizi per i "veri" tifosi, come me, e non per chi si avvicina a questa società per tentare di mangiarci sopra e/o per estorcere prebende o favori.

Che, ad esempio, renda più semplice l'acquisto dei biglietti per lo stadio (se vado un sito ufficiale di una franchigia del basket NBA ho disponibile tutto il programma della stagione e posso acquistare il biglietto di una partita con mesi di anticipo, ad esempio...ma so che questo non dipende solo dalle singole società ma dall'assoluta eccellenza dell'organizzazione della Lega NBA), o che favorisca chi, come me, gira l'Italia o il mondo per lavoro e vorrebbe poter tifare per la propria squadra, collegandosi al web in ogni angolo del mondo sul sito ufficiale della sua squadra.

Una società che sia attenta al desiderio dei tifosi di poter essere a contatto con i propri beniamini, tramite eventi, interviste, ecc. e che, come gli uffici stampa delle grandi società sportive mondiali, sia sempre pronta a venire incontro alle esigenze degli addetti ai lavori nella comunicazione sapendo che per quella via passa il consolidamento del proprio rapporto con i tifosi di tutto il mondo e che magari ne possa acquisire di nuovi.

Una società che valorizzi le risorse umane, specie quelle più giovani, che vivono ancora da queste parti e che rappresentano la linfa vitale di questa terra troppe volte mortificata, dando l'opportunità ai suoi figli migliori, più onesti e più capaci, di contribuire ai successi di questa società e di far conoscere il nome di Napoli in tutto il mondo come esempio da imitare.

Io ringrazio Marino, Ventura, Reja, Donadoni, tutti i giocatori, i dirigenti, i tecnici e tutti i dipendenti che hanno dato il loro contributo a questa società in questi anni, ma il mio blog è nato con la consapevolezza che la società (e in primis il Presidente) doveva dare una svolta e intervenire profondamente nell'organizzazione strategica e quotidiana, dai dettagli logistici alle grandi strategie a lungo termine.

Non penso e non credo che il Presidente mi abbia letto, ma sono felice di quanto è accaduto nell'ultimo mese, non solo per i risultati in campo (sarebbe troppo facile!) ma perchè questa società comincia a darsi una struttura organizzativa da grande club, comincia a creare un blocco granitico tra area manageriale e tecnica, comincia (finalmente!) ad aprirsi con gioia alla passione della nostra gente e ne viene ricambiata con quell'amore che erano anni che desideravamo riversare su di loro, comincia a capire che deve dotarsi di una rete di osservatori all'altezza, che deve lavorare sul centro tecnico per le squadre giovanili e su un nuovo stadio moderno per la prima squadra (e pare che le leggi in fase di approvazione dal Parlamento possano offrire nuove golose opportunità in tal senso), che deve offrire una spinta propulsiva nella Lega (forte del know how di De Laurentis) per rendere finalmente appetibile il "prodotto Serie A" sul mercato mondiale.

Io lavoro in un'azienda oggi multinazionale e venuta su dal nulla circa 15 anni fa: i primi anni furono il cosiddetto "start-up", con grandi idee, entusiasmi e anche contraddizioni...poi abbiamo acquisito un respiro internazionale, ci siamo attrezzati a tutti i livelli e oggi possiamo fare cose che anni fa non eravamo attrezzati a fare... Voglio dire: c'è un tempo per gli "start-up" e il Napoli lo ha vissuto con grandi vittorie e grandi errori...non importa...siamo tornati nel grande calcio e questo era il primo traguardo che dovevamo raggiungere... Adesso è il momento di crescere a livello mondiale e l'organizzazione che c'era prima ora non basta più.

Ecco perchè sono col Presidente, ecco perchè, anche se talvolta mi fa incavolare per certe sue ingenuità, ho una immensa fiducia in lui, perchè quando svela i suoi progetti io, che lavoro in una moderna multinazionale, so cosa intende il Presidente quando parla di certi progetti e di certi scenari.

Ora, più che mai, "Mazzarrianamente" bisogna andare avanti su questa strada e non mollare, a tutti i livelli: ambiente, giornalisti, squadra, società. Non voglio dire: stiamo lì e guardiamo senza fiatare. Questo blog continuerà ad esprimere con onestà intellettuale e con scrupolo quello che apparirà poco convincente, perchè siamo esseri umani e siamo fatti per sbagliare, per pensare, per riflettere e per dialogare.

Ci saranno certo altri momenti difficili, perchè così è la vita... la passione per questi colori resteranno sempre, come è rimasta in questi mesi e di cui questo blog, tenuto con infinito amore anche nei momenti più bui, rappresenta una testimonianza.

Forza Presidente, vada avanti, abbia sempre il coraggio, come ha fatto in quest'ultimo mese, di ammettere i suoi errori e porvi rimedio, perchè tutti possiamo sbagliare, ma solo chi è grande è capace di ammettere i suoi errori...e Lei, in questo mese, ai nostri occhi, ammettendo i suoi errori e lavorando duro per porvi rimedio, è diventato ancora più grande.

Grazie Presidente...e forza Napoli!!!

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