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giovedì 30 settembre 2010

Le pagelle di Steaua - Napoli

De Sanctis: 4 - Un voto in più per una parata importante sull'1 a 3 che mantiene il Napoli in vita, ma una serata disastrosa dove Morgan compete con i suoi compagni di difesa a chi la fa più grossa. Clamorosamente colpevole sul secondo gol, più volte si mostra timoroso negli appoggi ai compagni e per poco non combina altri disastri, specie assieme a Cribari. Spesso a caccia di farfalle...per fortuna lo salvano un paio di legni.

Grava: 5 - Stavolta non riesce a tappare nessun buco, non trova quel punto di riferimento avversario che lo esalta e non trova nemmeno compagni all'altezza della situazione, per cui fa quel che può nel disastro generale.

Cribari: 4 - Il primo gol non è sfortuna, ma approccio mentale sbagliato al match e disabitudine all'impegno agonistico. Cerca di non affondare del tutto ma resta in confusione e sbanda paurosamente assieme a tutto il reparto. Dopo una nuova quasi-frittata assieme a De Sanctis sull'1 a 3, sfiora persino una marcatura che lo riscatterebbe in parte. Si dice che chi non muore diventa più forte, per cui speriamo che il centrale risorga da questa terribile serata.

Santacroce: 4,5 - Colpevole sul terzo gol, dove si fa sfuggire Kapetanos che infila il 3 a 0 e in generale totalmente svagato, quasi a voler far capire perchè Mazzarri lo sta relegando così spesso in panchina. L'espulsione di Kapetanos non scioglie la sua tensione e, beccato dal pubblico che gli imputa la colpa dell'espulsione del rumeno, Mazzarri preferisce sostituirlo e cambiare totalmente l'assetto tattico.

Gargano: 4,5 - Totalmente sbagliato il suo approccio alla partita. Molle, confusionario, assente, sbaglia sistematicamente le scelte di gioco ma, nei momenti più bui del primo tempo, tenta qualche tiro in porta quando nessuno riesce a farlo. Leggermente meglio alla distanza, ma niente di che.

Yebda: 5,5 - Netti segnali di miglioramento, per lo meno ci mette più impegno rispetto ai compagni e mostra una interessante crescita a livello fisico e una maggiore partecipazione sia alla fase difensiva che a quella di costruzione della manovra, anche con discreta qualità. Mazzarri lo toglie nel convulso finale per lanciare Dumitru. Incoraggiante.

Maggio: 4,5 - Spesso di fronte alle difficoltà emerge, specie in trasferta, la pecora che c'è in Christian: pavido, terrorizzato, molle, lontano anni luce da quel "pendolino" che tiene la fascia con autorità. Certo non è agevolato dal contesto, ma si fa travolgere completamente dalla situazione, come gli accade nelle peggiori giornate, e commette errori gratuiti a dir poco grotteschi. Solo nel finale tira, pur non facendo niente di trascendentale, tira fuori un po' di grinta e sfiora la rete, centrando il portiere avversario da 3 metri. Da dimenticare.

Vitale: 6,5 - Ha tutte le attenuanti per un inizio difficile dove dovrebbe essere aiutato dai compagni, che invece restano negli spogliatoi, per cui vive una prima mezz'ora da incubo in fase difensiva. Per giunta nei primi dieci minuti si libera tre volte sulla fascia ma nessun compagno è capace di offrirgli un pallone giocabile. Trova un gol con merito, in una situazione mentalmente difficile e piazzando con perizia una palla difficile in una selva di gambe. Cresce difensivamente nella ripresa (con un paio di pregevoli diagonali e contrasti vinti di forza) e si propone sempre e con continuità in avanti. Considerando che si trattava del suo esordio stagionale, dopo un anno di "esilio", una prestazione alla fine "ragguardevole". Bravo Gigi, hai mostrato di essere degno di questo Napoli e di meritare altre occasioni, magari accanto a compagni che non dimenticano la testa negli spogliatoi.

Zuniga: 4,5 - Confusionario ed evanescente. Muove freneticamente le gambette, mulinando dribbling senza senso e sistematicamente frenando lo sviluppo della manovra offensiva azzurra. Lontanissimo parente dello straripante esterno di domenica mattina. Unica attenuante la posizione non inedita ma certo non proprio sua.

Sosa: 6,5 - Come Yebda. Segnali incoraggianti di miglioramento, ogni tanto qualche buon spunto e soprattutto la volontà di farsi vedere e guidare la manovra offensiva azzurra. Mostra un buon piede sulla punizione (a giro sul palo) che spalanca la porta al gol di Vitale. Sfiora il gol di testa nell'assedio finale. Si perde un po' nel caotico finale azzurro. Qualche volta rialza la testa scoraggiato, ma appare più continuo e determinato. Suo il merito di quel pallone morbidissimo messo di prima in mezzo per il gol leggendario di Cavani, un assist di un piede di qualità superiore in un momento di pressione massima...e questo è un segno di classe da non sottovalutare.

Cavani: 7,5 - Ha il merito di coronare una rimonta infinita dopo un inseguimento di 98 minuti. Anche un fenomeno morirebbe appresso a una squadra di fantasmi. Impossibile rendersi un minimo pericoloso, per giunta lasciato isolatissimo nelle grinfie dei centrali avversari. Quando la squadra si risveglia e quando Mazzarri lancia in campo Hamsik e Lavezzi, il Matador comincia a giocare e la musica cambia. Freddo, anzi, "polare" nel non sbagliare il gol dei gol. Provvidenza!

Lavezzi: 7 - Crea tanto, tira in porta, sfiora più volte il gol, mette palloni d'oro in mezzo all'area dove nessun azzurro riesce a trasformarli come gli sforzi del Pocho meriterebbero. A volte confusionario, come sua abitudine, ma quanto serve un Pocho così a una squadra di morti come il Napoli del primo tempo!

Hamsik: 7 - A volte anche lui incespica nella confusione, ma da una caotica lotta nel fango tira fuori una perla di abbagliante bellezza. Innalza il tasso di qualità della manovra offensiva azzurra, cercando di proporre sempre gioco e idee, svariando su tutto il fronte offensivo azzurro.

Dimitru: 6 - Altro voto di incoraggiamento per un altro ingresso "alla disperata" in cui il ragazzo si mostra ancora una volta intraprendente e voglioso di contribuire al successo azzurro. Sfiora anche un gol e certamente con la sua verve crea il panico nel cuore dell'area di rigore rumena. Forza ragazzo, avanti così!

Mazzarri: 7,5 - Sorprenderò ancora una volta i miei amici e i lettori, ma concedo molte attenuanti al mister per l'incredibile (e a tratti inguardabile) prestazione degli azzurri, essendo totalmente d'accordo con lui sulla necessità del turnover in vista della importantissima partita che ci aspetta domenica pomeriggio. Sono anche d'accordo con lui nella scelta degli uomini: ci sono troppi uomini, nella rosa, che sono indietro nella condizione, hanno giocato e/o si sono allenati poco per svariate ragioni (Santacroce, Cribari, Yebda, Sosa, Vitale) e che hanno assoluto bisogno di crescere nella condizione fisica e mentale e di allinearsi, almeno fisicamente, agli standard dei titolari. Dunque non è follia, a mio avviso, quella di Mazzarri, ma scelte necessarie per far crescere di condizione alcuni giocatori e aumentare quindi le future possibilità di scelta all'interno della rosa. Sono però tutti giocatori che devono ritrovare condizione fisica e ritmo partita e che quindi soffrono l'impatto con il match. Mazzarri è bravo a tenere la guida di una barca che sembra totalmente alla deriva e finalmente fa quelle tre cose che io invoco da tempo, ossia 1) usare subito e con coraggio le sostituzioni, 2) cambiare modulo e togliere un centrale per un centrocampista o una punta, 3) mettere la difesa a 4 contro una squadra per giunta in inferiorità numerica. Certo è facile fare le sostituzioni quando in panchina hai gente come Lavezzi e Hamsik e in campo sembrano quasi tutti fantasmi, ma il mister dà alla squadra il segnale che la partita ce la si può giocare fino all'ultimo e che, se anche il campionato potrebbe avere una priorità rispetto all'Europa, il mister se la vuole giocare sempre! E il suo coraggio e la sua grinta vengono premiati alla fine. Spero che non si debba sempre perdere 3 a 0 e giocare 11 contro 10 per poter rivedere questo tipo di gestione della gara, vero Mister?

Arbitro: Borski (Polonia): 8,5 - In una partita ambientalmente difficile, non si fa travolgere dal pubblico locale e anzi punisce la grossa scorrettezza di Kapetanos e l'ostruzionismo degli altri rumeni che cercano di congelare  la partita e il ritmo azzurro. Gestisce in maniera impeccabile il recupero finale, facendolo giustamente iniziare non appena il portiere rumeno si riprende da un'infortunio occorsogli giusto allo scoccare del 90'. Se il Napoli è uscito indenne da Bucarest lo deve anche al coraggio di questo signore, laddove nomi ben più celebrati di lui (e mi viene in mente quel panzone norvegese che tanti disastri ha fatto con le italiane negli scorsi anni) al suo posto forse avrebbero arbitrato con un approccio della serie "Ma che tengo a verè! Veramente coraggioso e imparziale!

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