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mercoledì 22 settembre 2010

Napoli - Chievo: le pagelle

De Sanctis: 5 - Nessuna parata decisiva, via via sempre più travolto dai colossali errori difensivi dei suoi compagni di reparto, fino alla frittata finale per la verità soprattutto colpa del suo capitano.

Grava: 5,5 - Pallida copia dell'inesorabile dominatore di Cassano...tre giorni che sembrano lontani tre secoli, ma d'altra parte è uno dei meno responsabili del disastro collettivo.

Cannavaro: 3 - Inizia benissimo, poi, dopo il primo errore di Campagnaro e il progressivo crollo atletico e poi mentale dei suoi compagni, sempre meno protetto dal centrocampo e sempre più soffocato dall'asfissiante pressing del Chievo, comincia anche lui a dare i numeri...e l'ultimo fa davvero male al cuore dei tifosi! Completa degnamente il disastro così ben iniziato dal suo compagno di reparto.

Campagnaro: 3 - Paolo completa ciò che Hugo inizia. Solito errore tecnico nella marcatura del suo uomo...per lui la partita non è mai iniziata. Ma ricordate che la colpa è sempre di Mazzarri!

Maggio: 4 - Uno dei più volenterosi, ma nettamente sulle gambe. Qualche buona incursione offensiva in area avversaria, ma spinge fiaccamente soffocato dallo stritolante pressing dei veronesi. Ininfluente...come tutti, stasera.

Pazienza: 5 - Molla per manifesto esaurimento delle risorse fisiche, uno degli ultimi a mollare, ma anche lui soffocato dal terribile pressing del Chievo e da un centrocampo avversario che ci mette agonismo infinito e buona tecnica.

Gargano: 5 - Mazzarri avrebbe dovuto sostituirne troppi, intanto decide per il Mota, anche lui stritolato dal pressing del Chievo...e se questo accade a Gargano, vuol dire che non c'è proprio speranza.

Dossena: 5,5 - Uno dei meno stanchi, il che è tutto dire, lui che ha sempre avuto finora difficoltà alla distanza. Anche quando il disastro è ormai compiuto cerca comunque di fare qualcosa, ma intorno c'è il deserto.

Hamsik: 5 - Discreto primo tempo, con un paio di incursioni pericolose alla sua maniera e una traversa, cede di schianto alla distanza. Il loro pressing distrugge alla distanza anche lui.

Lavezzi: 6 - Visibilmente stanco già verso il 60', continua a tentare quasi da solo di sfondare l'incredibile muro umano che il Chievo mette in piedi. Le tenta tutte, poi quando anche l'arbitro gli dà torto, cede anche lui.

Cavani: 5 - Stavolta non ne trova una giocabile. Il Chievo strozza energie, traiettorie, fonti di gioco, per cui il Matador si spegne o, forse, non si è mai acceso. Un voto in più per il suo incredibile impegno in un paio di profondissimi ripiegamenti difensivi. Impegno purtroppo inutile.

Sosa: 4 - Chi l'ha visto?

Dumitru: 6 - Che può fare un ragazzino al suo esordio in serie A che un tecnico in totale confusione come la sua squadra fa entrare quando ormai i recinti sono aperti e i buoi sono già scappati dalla stalla? Eppure il ragazzino lotta, combatte, cerca di farsi vedere e combinare qualcosa. Nulla di indimenticabile, sia ben chiaro, ma dimostra, date le circostanze, un carattere fuori del comune e anche qualche buona movenza. Certamente da rivedere, ma possibilmente non in queste assurde corcostanze.

Mazzarri: 2 - Impreparato! Sbaglia ancora una volta formazione iniziale (dice sempre che la terza partita in 7 giorni è la più difficile e lui schiera di nuovo alcuni giocatori che dire onnipresenti è poco). Schiera ancora una volta Campagnaro a sinistra (perchè non Aronica?) e da lì arrivano i due gol di Pellisier e l'assist per Fernandes. Sapeva che il Chievo l'avrebbe messa tutta sul piano fisico e mentre gli avversari corrono fino a sfiancarsi con gli occhi iniettati di sangue, i suoi sembrano damine mollicce perse in languidi giochi tardo-estivi. Conclude con sostituzioni tardive e inopportune (vedi Dumitru e vedi la solita sostituzione di un mediano, anzichè un centrale difensivo, con una punta) a coronamento della serata forse più disastrosa della sua gestione. Quand'è che la critica e i tifosi apriranno gli occhi? Niente anima, niente ritmo e ancora una volta surclassato sul piano tattico.

Arbitro: Giannoccaro: 3 - Compete con Mazzarri, Cannavaro e Campagnaro per la palma di peggiore in campo. Uno sconcio in giacchetta nera, non fischia MAI e poi, invece di applicare il vantaggio, fischia un fallo per Maggio con Lavezzi che se ne stava andando. Consente di tutto in area di rigore veronese, si incavola per un nonnulla. Indecente, ma nonostante tutto la sconfitta azzurra non è colpa sua.

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