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sabato 30 aprile 2011

Le pagelle di Napoli-Genoa

De Sanctis: 6 - Nel primo tempo qualche brivido dalle sue parti con Konko e Kucka ma nessun intervento. Nella ripresa solo un intervento al 49' su colpo di testa di Moretti che intercetta una posizione dalla tre quarti.

Campagnaro: 6 - Nel primo tempo soffre quando si trova dalle sue parti Floro Flores e Criscito e a volte deve rifugiarsi in qualche fallo di troppo e prova a spingere ma, in linea con le ultime prestazioni, appare più dannoso che utile. Decisamente meglio nella ripresa dove lascia meno scoperto il suo lato e la difesa mantiene un miglior equilibrio.

Santacroce: SV- Subentra a un minuto dalla fine per Campagnaro.

Cannavaro: 6,5 - Nel primo tempo sbaglia un movimento difensivo che crea un imbarazzante buco nella difesa azzurra, subito chiuso da una diagonale di Aronica. Per il resto si disimpegna con buona concentrazione.

Aronica: 7 - Il migliore e più tonico della linea difensiva e difende con diagonali precise. Peccato per una sua avanzata in ripartenza nella quale dovrebbe premiare la superiorità numerica azzurra sul suo lato e invece sceglie Maggio sul lato forte della difesa genoana facendo morire un'azione potenzialmente pericolosa.Si riscatta però mettendo in area il cross che, spizzato da Cavani, spalanca la porta ad Hamsik per il gol-vittoria.

Maggio: 6 - Nel primo tempo appare ancora non al meglio fisicamente: poco dinamico e prevedibile nei suoi movimenti, non crea imbarazzi dal suo lato, nemmeno quando Campagnaro o il Pocho o Hamsik vengono a sovrapporsi alle sue discese offensive. Al 25' perde anche una palla a centrocampo in un contrasto con Criscito dalla quale nasce un'occasione gol per Kucka. Strappa la sufficienza con una ripresa decisamente più tonica, fatta di spinta offensiva più efficace e un paio di impatti di testa davanti alla porta mancati per un soffio. Incoraggiante...

Dossena: 7,5 - Appare decisamente più in palla del suo dirimpettaio di destra, spinge e dialoga bene specie col Pocho, sfiora anche un gol con un tiro da fuori deviato in angolo da un difensore genoano al 40' del primo tempo. Continua a martellare in modo impressionante il fronte destro della difesa genoana, mettendo cross su cross e scavando solchi profondissimi sulla sua fascia... Dà veramente tutto...e anche di più!

Gargano: 6 - Certamente il terreno non lo aiuta, riesce in qualche caso a creare velocità (vedi combinazione con Lavezzi e Cavani al 15' a seguito di un recupero dei suoi sulla metà campo) ma non sembra ancora il martello di inizio stagione... Ripresa a due facce: fino al novantesimo, riesce a far salire i giri del motore azzurro, quasi come ai bei tempi, con corsa generosa e aperture sapienti, poi, evidentemente si spegne la luce per lo sforzo eccessivo su un terreno pesantissimo, perde lucidità e nei minuti di recupero compie due "orrori" che per poco non costano il pareggio genoano. Inviterei stavolta i tifosi a perdonare il Mota perchè quei due errori finali sono il frutto del suo eccezionale spirito di sacrificio profuso per tutta la partita.

Pazienza: 5,5 - Alterna buoni movimenti, specie sui calci d'angolo azzurri, a scelte di gioco ancora una volta poco brillanti e precise.  Anche lui, sebbene più presente questa sera, denuncia gli imbarazzi mostrati nelle ultime settimane. Cede il posto a Yebda dopo 60 minuti

Yebda: 7 - Indovinatissimo cambio di Mazzarri nel momento giusto: su un terreno sempre più pesante e con un centrocampo sempre più in difficoltà, il tecnico azzurro capisce che deve mettere chili e muscoli e il franco-algerino si conferma quel "trattore" di cui il centrocampo azzurro aveva bisogno come il pane. Spezza le azioni genoane, riparte e spinge, va in percussione e aggredisce l'area genoana sui calci piazzati azzurri, sfiorando anche il gol dopo appena 3 minuti dal suo ingresso in campo con un colpo di testa respinto miracolosamente da Eduardo. Si prospetta preziosissimo anche per il finale di stagione.

Cavani: 6 - Nel primo tempo si nota solo per una situazione nella quale un Matador lucido avrebbe pescato Lavezzi solissimo in area azzurra, ma in posizione regolare....forse pensa che il compagno sia in fuorigioco e la golosissima ripartenza sfuma. Cresce nella ripresa, tira in porta (parata di Eduardo), sfiora la deviazione di testa in altre occasioni, infine spizza la palla decisiva per Hamsik.

Hamsik: 7,5 - Finalmente! Marek all'altezza delle sue immense potenzialità, e non solo per il gol! Decisamente più vivo, grintoso e spesso coinvolto con qualità nel gioco offensivo azzurro.  Al 34' trova un tiro a giro dei suoi da fuori che per poco non pesca il sette di Eduardo, al 46' offre una verticalizzazione delle sue per il Pocho e, dopo una continua partecipazione di qualità al gioco azzurro, trova il gol decisivo con straordinaria freddezza e chirurgica precisione. Mazzarri gli concede una standing ovation meritatissima al minuto 86.

Mascara: 6 - Anche se per pochissimi minuti, appare più tonico rispetto alla abulica prestazione di Palermo, si inserisce subito nel tessuto della squadra e capisce subito lo spirito della partita.

Lavezzi: 7 - Decisamente in ripresa, ravviva con qualità la manovra offensiva azzurra e si presenta al tiro svariate volte con esiti che vanno dal pessimo allo "sfortunato". Avesse segnato il pubblico avrebbe invaso il campo per abbracciarlo tanto è stato il sostegno che si è guadagnato per il suo impegno.

Mazzarri: 6 - Spacca l'ambiente in settimana con le dichiarazioni sul suo futuro azzurro, in campo si affida a tutti i suoi titolarissimi, in ripresa, ma non tutti al meglio. Nella ripresa trova il cambio che, a mio avviso, sposta in modo quasi decisivo gli equilibri in campo (Yebda per Pazienza) in una partita in cui contano la tattica (dove Ballardini tiene botta con una squadra rimaneggiatissima) e il fattore fisico.

Arbitro: Gava: 7,5 - Arbitraggio impeccabile facilitato dalla correttezza assoluta dei protagonisti in campo. Le ammonizioni appaiono tutte corrette, sventola i cartellini quando servono e nell'episodio del braccio di Kaladze valuta correttamente l'impatto involontario dopo che la palla gli è carambolata sul corpo.

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