Cerca nel mio blog

giovedì 24 febbraio 2011

5 minuti di folllia, di nuovo traditi dal Pocho!

Non vorrei che in questo anno radioso, eccezionale per gli azzurri, i momenti topici negativi di questa stagione fossero tutti legati al Pocho.

In Coppa Italia, dopo una partita in cui il Napoli avrebbe strameritato di vincere, il Pocho, tra i migliori in campo, sbaglia il rigore decisivo. A Roma, nella vittoria esterna forse più bella che lancia il Napoli all'inseguimento del Milan verso lo scudetto, il Pocho si fa beccare in un pessimo gesto di reazione e si becca tre giornate. Stasera completa il suo inverno nero, mancando due palle gol colossali che avrebbero potuto portare il Napoli agevolmente sul 3 a 0.

Nulla da dire: se a questi livelli sbagli due gol così, è difficile che porti a casa la pelle: sono bastati 5 minuti di follia per permettere a due goleador di razza, Nilmar e Rossi, di inventare dal nulla due gol dopo che per 40 minuti il Napoli aveva dominato il Villareal umiliandolo, surclassandolo sul piano fisico e tecnico, battendolo in ogni zona del campo, arrivando sempre primo sul pallone, pressando i gialli in ogni zona del campo.

E' bastato un attimo di rilassamento e il Napoli, senza accorgersene, si è trovato sotto all'intervallo e così si è scatenato con rabbia nella ripresa cercando con ansia, in modo scomposto, disordinato di raddrizzare un match nel quale, con un po' più di freddezza ed esperienza, si sarebbe potuto facilmente perforare una difesa spagnola che anche nel secondo tempo ha mostrato crepe paurose.

Il Napoli parte subito prendendo in mano le redini tattiche della partita, il Villareal non riesce ad esprimere uno straccio di iniziativa di gioco perchè gli azzurri restano compattissimi e pressano alti. Sono anche bravi ad eludere più volte la tattica del fuorigioco che all'andata aveva messo in crisi gli attaccanti azzurri e non solo in occasione del gol di Hamsik ma anche due volte col Pocho la difesa spagnola viene letteralmente umiliata.

Come detto il torto degli azzurri è quella di non chiudere i conti in quei 40 minuti in cui il Napoli ha letteralmente ammutolito il pubblico del Madrigal.

Poi accade quello scenario che avevo temuto alla vigilia: sul primo gol Nilmar è straordinario nel nascondersi dietro Victor Ruiz che si accentra troppo per soccorrere Cribari che sta cercando di anticipare un avversario su una palla vagante. Si crea una voragine sul lato sinistro, visto che Dossena non è nei paraggi e Hamsik nbon riesce a chiudere nonostante il suo disperato tentativo di rientro.

Nemmeno il tempo di riordinare le idee e Yebda perde un contrasto al limite del fallo sulla linea di metà campo. Qui si potrebbe discutere sulla scelta dell'arbitro di lasciar proseguire ma è l'inesperienza, a mio avviso, che grida vendetta in quella situazione: molti altri arbitri, a livello europeo, lasciano giocare in situazioni del genere e anche il franco-algerino e i suoi compagni devono recitare il mea culpa per come hanno malamente gestito quel frangente di possesso palla. Perdendo palla in quella zona di campo, con la squadra sbilanciata in avanti, Campagnaro tarda a fare la diagonale lasciando a Rossi lo spazio per concludere a rete. Zuniga, nel tentativo disperato di recuperare, ci mette lo zampino creando un beffardo pallonetto che beffa De Sanctis.

Da quel momento il vento della partita cambia totalmente: l'ansia di rimontare un gol rimontabilissimo acceca gli azzurri, che perdono lucidità ed energie fisiche e mentali creando sempre più confusione e rischiando spesso sulle micidiali ripartenze del Villareal.

Le occasioni non mancano (pali di Cavani e Lavezzi), ma la sensazione è che gli azzurri, a differenza di quanto fatto nel primo tempo, non siano in grado di arrivare in porta nonostante le paurose crepe difensive degli spagnoli: significativa è un'azione in cui il Pocho, lanciato in profondità leggermente defilato sulla destra, anzichè provare a mettere la palla bassa in mezzo per Cavani tutto solo, decide di sparare un inguardabile pallone in curva.

Questa è l'Europa, per chi non ha l'esperienza di "afferrarla" al momento giusto: il Napoli ha avuto, sia all'andata che al ritorno, tante occasioni, molte più del Villareal per chiudere il confronto ed è naturale che se sbagli così tanto è difficile che riesci a cavartela.

Una lezione bruciante della quale, sia ben chiaro, non considero responsabile Mazzarri e il suo turnover: ho abbondantemente spiegato ieri le ragioni, condivisibili, di questo turnover e non è certo il turnover il colpevole di quei 5 minuti di follia che ci hanno buttato fuori dall'Europa.

Una lezione bruciante che, speriamo, ci possa tornare utile già quest'anno, in quel torneo con la musichina speciale che si gioca di martedì e mercoledì...ma sia ben chiaro: Cavani, il Pocho e gli altri azzurri devono sfruttare meglio le occasioni che avranno a disposizione già a partire da lunedì: visto il livello desolante che Milan e Inter stanno esprimendo in Italia e in Europa, sarebbe un delitto non riuscire a mantenere una posizione così meravigliosa in campionato, specie ora che le "interferenze" del giovedì sera saranno solo un ricordo.

Nessun commento:

Posta un commento