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martedì 8 febbraio 2011

Prato del San Paolo: che succede?

Da qualche settimana i tifosi azzurri più attenti avranno notato, sia dal vivo, sia attraverso la TV, un progressivo e per certi inaspettato deterioramento della qualità del prato del San Paolo.

Inaspettato, visto il lavoro di integrale rifacimento completato dalla ditta Marrone la scorsa estate dopo che per vent'anni, dai tempi del mondiale di Italia '90, il prato veniva risistemato di anno in anno alla men peggio.

Su questo blog abbiamo dedicato un post a quei lavori e i risultati, fino a dicembre, si sono visti in termini di qualità e tenuta del terreno di gioco.

Ma nelle ultime settimane la situazione è peggiorata e sin dalla partita di coppa Italia con l'Inter abbiamo segnalato la qualità non ottimale del terreno.

La scorsa settimana, durante un'intervista a Radio Marte, rispondendo ad un ascoltatore, il nostro grande portiere, Morgan De Sanctis ha spiegato come mai ultimamente gli azzurri hanno rotto una consuetudine accompagnata da un misto di fede e scaramanzia, ossia, quansdo gli azzurri vincono il sorteggio per il campo, iniziare il match attaccando verso la curva A e poi, nel secondo tempo, attaccare sotto la curva B.

Morgan ha spiegato che non conosceva questo rito e che, avendo notato un maggior deterioramento nella metà campo che va verso la curva A, ha deciso di scegliere di giocare prima sul lato più "difficile" del prato del San Paolo (quindi attaccando dalla curva A alla curva B) e poi tenersi il lato migliore del terreno (sotto la curva B) per la ripresa.

Anche Mazzarri domenica si è lamentato della qualità del terreno di gioco e a questo punto la società si è messa in contatto con la ditta Marrone, la quale:

  • ha spiegato che il deterioramento della qualità del terreno di gioco si nota effettivamente nella metà campo che va verso la curva A
  • il motivo è che da settembre a marzo quella zona del campo rimane perennemente in ombra
  • rimanendo in ombra, con le piogge abbondanti, l'umidità forte e le basse temperature il prato rimane sempre umido e l'erba non può crescere regolarmente
  • l'unica soluzione, in attesa del ritorno della primavera, è la rizollatura del terreno di gioco, almeno nella parte più deteriorata
E infatti la ditta ha confermato che:
  • il terreno di gioco sarà rizollato in questi giorni per un totale di circa 400 metri quadri, nella metà campo che va dal centrocampo all'area di rigore sotto la curva A
  • per la prossima partita casalinga, ossia partita di andata col Villareal, si prevede che il terreno offrirà un livello di efficienza pari a circa il 90%, quindi garantendo un livello di qualità dell'erba e di drenaggio quasi ottimali.
Aggiungo che la rizollatura dovrebbe essere agevolata dal fatto che almeno per i prossimi 4-5 giorni non si prevedono piogge per cui l'erba, sebbene in condizioni non ottimali, vista la stagione, dovrebbe poter assestarsi sul terreno di gioco senza particolari difficoltà.

Speriamo dunque di poter godere di un terreno all'altezza della sfida europea...lo spero...almeno per il piede "difficile" di Gargano, in questo periodo non perfettamente a punto...

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