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martedì 15 febbraio 2011

Caso Lavezzi, prova televisiva ....o solo indizio?

Chi vi scrive, oltre che appassionato di calcio, è anche, non per vantarmi perchè non credo di aver fatto nulla di speciale, un laureato in giurisprudenza per cui culturalmente formato a leggere con attenzione atti giuridici e (più o meno) capace di comprendere il senso delle argomentazioni di chi, come ad esempio, l'Avv. Chiacchio, è esperto in materia di diritto e giurisprudenza sportiva ed esercita con onore e valore questo mestiere da oltre 30 anni.

Per cui mi aiuto con le sue argomentazioni per cercare di evidenziare come e quanto gravemente sia attaccabile la sentenza del giudice sportivo Tosel che ancora una volta ha dimostrato, se non malafede, quantomeno una sconcertante, avvilente incompetenza e faciloneria dell'emettere il suo verdetto.

Andiamo per punti:

1) Su cosa il giudice deve pronunciarsi in caso di prova televisiva - Il giudice sportivo deve formare il suo convincimento, sembra semplice e banale dirlo, su quello che effettivamente si vede dalle immagini, nè più nè meno. La prova, per essere tale, ossia per dare la certezza che un certo fatto (in questo caso lo sputo di Lavezzi) sia effettivamente avvenuto, deve essere, come di ce il codice di giustizia sportiva "chiara" e "inequivocabile"


2) Le immagini acquisite sono "chiare" e "inequivocabili"? - Qui emerge il primo punto controverso della sentenza: i due "imputati" (Rosi e Lavezzi) sono stati accomunati nell'aver commesso entrambi lo stesso atto. Nel caso di Rosi effettivamente è lampante, evidente, chiaro e inequivocabile che parta uno sputo verso il Pocho e, in questo caso giustamente, il giudice sportivo evidenzia che "anche se il deprecabile intento non abbia raggiunto l'obiettivo" (osia, nel caso di Rosi, colpire Lavezzi) il gesto già di per sè giustifica la sanzione. Ma nel caso di Lavezzi lo sputo non si vede partire e non si ha la sensazione che Rosi tenti di scansarsi o, se colpito, di asciugarsi in qualche modo dal presunto sputo del Pocho. Quindi nel caso del Pocho le immagini:

  1. non sono "chiare" perchè si vede un movimento del corpo di Lavezzi verso Rosi in reazione allo sputo, ma non si vede partire alcuno sputo, perchè le immagini, essendo state riprese da molti metri di distanza dal fatto, sono sgranate e quindi, per loro natura, "poco chiare"
  2. non sono "inequivocabili", ma anzi al contrario danno adito a molte possibili interpretazioni del gesto del Pocho e quindi sono "equivocabili". Esempi:
 - il Pocho potrebbe aver detto a Rosi "figlio di puttana" in spagnolo. Ricordate quando nella finale del Mondiale del 90 a Roma l'Olimpico fischio l'inno nazionale argentino? Vi ricordate il labiale di Diego? "HIJOS DE PUTA! HIJOS DE PUTA!" Vi ricordate il movimento che fanno la bocca e le labbra per pronunciare questa frase? Ebbene quando dici PUTA sembra quasi che tu stia mimando uno sputo. Ora certo non è un comportamento ipoteticamente corretto da un punto di vista sportivo quello del Pocho, ma se anche il giudice si formasse il convincimento che il Pocho ha usato questo linguaggio, una eventuale sanzione difficlmente potrebbe superare una giornata di squalifica

- il Pocho potrebbe aver urlato qualcos'altro a Rosi o avergli fatto una smorfia aprendo la bocca: vedendo con attenzione le immagini ho notato un frame nel quale il Pocho apre la bocca in un modo che è compatibile con la pronuncia di un urlo o di una vocale aperta (tipo "a") piuttosto che uno sputo

- il Pocho potrebbe aver effettivamente sputato

Al mio paese, nonchè nel dizionario della lingua italiana, ma forse non in quello della lingua di Tosel, inequivocabile è un fatto o un evento che si presta ad una certa e precisa interpretazione e non a svariate.


3) La sentenza si presenta articolata in modo logico o contraddittorio? Qualunque sentenza, sportiva o di qualunque altro ordinamento giuridico, per essere inattaccabile deve essere logica in tutte le sue parti e non deve contraddirsi nè al suo interno nè rispetto alle norme in nome della quale viene pronunciata. Se tu, giudice sportivo, vuoi basare la tua sentenza su norme che richiedono "chiarezza" e "inequivocabilità", non puoi venirmi a descrivere con l'avverbio "presumibilmente" la circostanza che gli sputi abbiano raggiunto il bersaglio. Certo, giustamente, Tosel dice che non è necessario che lo sputo (come il pugno) vada a segno per qualificare il comportamento come sanzionabile e su questo sono d'accordo, ma il "presumibilmente", unito alla frase "Le immagini acquisite non consentono di determinare con assoluta certezza in che misura ed in quale zona del corpo [...] gli sputi abbiano effettivamente colpito il loro rispettivo destinatario" inculcano in chi legge il dubbio sulla qualità (e quindi sull'affidabilità...e quindi sulla chiarezza) delle immagini su cui stai formando il tuo convincimento.


4) La sentenza è coerente con gli orientamenti precedenti in materia da parte della giustizia sportiva? - L'avv. Chiacchio ha ricordato che lo scorso anno la Corte Disciplinare in appello annullo totalmente la sentenza di primo grado (indovinate di chi?) con la quale il calciatore del Torino Rolando Bianchi era stato sqaulificato perchè, ad avviso del nostro "fantasioso" e forcaiolo giudice sportivo, il labiale, in immagini per la verità molto più nitide di quelle relative al nostro caso, sembrava lasciar intendere che il calciatore del Torino avesse esclamato "Porco *IO!" . Ebbene l'avv. Chiacchio in appello argomentò che l'espressione del labiale si poteva prestare a molteplici interpretazioni (quanti di noi, credenti, per evitare di cadere nella bestemmia, ci rifugiamo in un più "educato" "Porco zio?". L'immagine, anche in quel caso, non era "univoca" ma si prestava a più possibili interpretazioni e quindi era "equivoca". La Corte Disciplinare sconfessò Tosel ribadendo il principio che una prova televisiva si può considerare tale quando permette di ricostruire un evento (testualmente) "al di là di ogni ragionevole dubbio".

Ora, possiamo considerare il comportamento del Pocho, viste le riflessioni sopra argomentate, come un comportamento univoco "al di là di ogni ragionevole dubbio?".

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PS: con queste argomentazioni, un giudice corretto e onesto come ha fama di essere il giudice della Corte Disciplinare, dovrebbe accogliere il ricorso del Napoli, se, come riteniamo, sarà argomentato più  meno come ho cercato di illustrarvi per cui, in caso di mancato o parziale accoglimento, sarà interessante valutare l'operato del legale di fiducia scelto dalla società azzurra, l'avvocato bolognese Mattia Grassani e capire quanto un eventuale respingimento del ricorso azzurro dipenda dalla carenza di argomentazioni della difesa azzurra o da un orientamento "politico" della Corte Disciplinare tale da arrivare a smentire il suo stesso precedente operato.

PPS: Lavezzi merita comunque, anche in caso di accogliemento del ricorso, ma ancor di più in caso di conferma della sentenza di primo grado, una lavata di testa e una multa pesantissima per il pregiudizio che il comportamento, per quanto scatenato da provocazione, può arrecare (in caso di rigetto del ricorso) o avrebbe potuto arrecare (in caso di accoglimento) in termini di danni per la classifica e per il presieguo della stagione del Napoli. In questo il Pocho, mi dispiace dirlo, si è dimostrato come e peggio del Quagliarella dello scorso anno e non vorrei che il Napoli subisse analoghi danni quest'anno.

PPPS: se è in atto una "manovra di palazzo" per frenare o danneggiare in qualche modo il Napoli lo scopriremo presto, già da domenica prossima col Catania: va ricordato però che nel disastroso, osceno arbitraggio di Bergonzi, sono state indovinate tutte le scelte relative agli episodi più importanti (rigore, gol sul rigore e fuorigioco di Zuniga sull'autogol) grazie al guardalinee di Bergonzi e che un paio di cartellini rossi si sarebbero dovuto sventolare equamente sotto il naso di azzurri (Dossena) e giallorossi (De Rossi), quindi non mi sentirei di dire che l'arbitraggio di Bergonzi, per quanto disastroso, sia stato orientato contro il Napoli. Ma Calciopoli ( e gli altri scnadali del passato ) ci hanno insegnato che, anche nel calcio Babbo Natale non esiste e che tenere gli occhi aperti fa sempre bene, come negli altri campi della nostra vita.

Venerdì sapremo e,,,a proposito...caro Mister, io Cavani, sa com'è?; visto che giochiamo tante partite, me lo risparmierei...si ricorda che è diffidato, no? E si ricorda cosa ci sarà dopo Napoli-Catania? Fidarsi è bene, ma non fidarsi...ci siamo capiti, Mister?

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