Cerca nel mio blog

venerdì 18 febbraio 2011

La farsa della prova TV per Lavezzi? D'accordo, ma il Pocho ha sbagliato!

Finalmente la "farsa" della prova TV per Lavezzi si è conclusa: la Corte di Giustizia Federale ha RESPINTO il ricorso prodotto dal Napoli contro la squalifica di 3 giornate del Pocho e a questo punto possiamo esprimere alcune considerazioni.

1) Il provvedimento è inquietante nella forma - Il provvedimento di lunedì è stato basato su una prova per nulla chiara e inequivocabile per le ragioni spiegate nei giorni scorsi a cui vi rimando. In più all'inizio dell'udienza per la discussione del ricorso, non il procuratore federale (cioè l'accusa che parteggiava per la squalifica del Pocho) ma direttamente la Corte di giustizia federale, cioè l'organo chiamato ad emanare la sentenza, ha introdotto in giudizio, senza che il Napoli fosse stato in alcun modo avvertito (e quindi senza che potesse in alcun modo organizzare una qualche forma di difesa dopo che per tre giorni ha lavorato su una certa sentenza e su certe immagini). Un comportamento irrituale in qualunque tribunale sportivo e non, un comportamento che lede il diritto di un "imputato" a difendersi. Ma perchè è stato fatto tutto questo, contravvenendo a qualunque regola giuridico-sportiva?

 2) Il provvedimento era "politicamente necessario" - Perchè non bisognava sconfessare il sistema, il sistema che non aveva visto con gli strumenti a disposizione e che ha fatto capire che il provvedimento era necessario già con la famosa mail di Bergonzi che si è lavato le mani di tutta la situazione e ha certificato una situazione non vera ma che sarebbe poi servita a dare campo libero alla giustizia sportiva per punire il Pocho perchè era chiaro che il Pocho avesse (sputato o non sputato ma comunque) reagito con una scorrettezza e quindi il sistema non poteva farsi beffare con le sue stesse regole...per cui ecco la forzatura delle regole in primo grado (con l'utilizzo di un indizio spacciato per prova) e in secondo grado (con l'introduzione di nuove prove a carico del reo per giunta provenienti da una fonte non totalmente imparziale, ossia Controcampo, ossia, Mediaset, ossia una società posseduta, alla pari del Milan, dalla stessa persona).

3) Il provvedimento è giusto nella sostanza - Premesso questo, ricordiamo però con massima onestà intellettuale (certamente maggiore di chi ha costruito questa mostruosità giuridica) che se nella forma il provvedimento è scandaloso, nella sostanza il provvedimento è sacrosanto: Lavezzi ha tenuto un comportamento (sputo o non sputo) scorretto e antisportivo in reazione ad una grave scorrettezza di un avversario e, come ben sappiamo, nello sport e nel calcio in particolare, la provocazione non è un'attenuante, ma un'aggravante che comporta una punizione come minimo identica a quella di chi provoca.

4) Il provvedimento è meritato - Lavezzi ha sbagliato, punto! Ha fatto una stronzata, una cazzata, per essere chiari, sia essa (la stronzata) l'aver sputato in reazione allo sputo di Rosi o l'aver comunque reagito senza mantenere la dovuta freddezza...e per questo il Napoli si trova di nuovo nella stessa situazione di un anno fa con Quagliarella...con conseguenze che speriamo non siano le stesse di quelle subite dal Napoli lo scorso anno. Ribadisco che il Pocho, non nuovo a comportamenti disciplinari alquanto "eccepibili", merita dalla società una severissima punizione.

E adesso cerchiamo di voltare pagina, stringere il coltello tra i denti e lottare ferocemente come non mai per tenere duro nelle prossime tre partite! Avanti Napoli!


Nessun commento:

Posta un commento