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domenica 6 febbraio 2011

Dentro i secondi !!!

L'immagine che maggiormente rappresenta a mio avviso il momento azzurro è quella del 91'.

Una squadra certamente non brillante, in leggera difficoltà di fronte ad una maggiore freschezza fisica del Cesena, riesce con la tenacia del Madator a tenere una palla sulla tre quarti offensiva e poi, forse per la prima volta in modo così evidente in questa stagione, entra in gioco la panchina azzurra: Mascara va in sovrapposizione al Matador sul lato destro, riceve palla, la mette in mezzo con un cross basso e radente e Sosa, il Principito misterioso (messo in croce da un comico napoletano con una impietosa storpiatura del suo soprannome) arriva all'impatto col pallone e trova il gol dopo un minuto dal suo ingresso in campo.

Dentro i secondi...e Napoli sempre più secondo, allungando sulla Lazio e accorciando sul Milan.

Una partita, quella di oggi, che nasce sotto i migliori auspici: il primo gol è un capolavoro di tecnica e velocità. Quattro passaggi per arrivare dalla propria tre quarti alla porta avversaria: Cribari recupera palla in difesa, imbecca subito Hamsik che porta palla veloce come solo lui sa fare e la scarica con tempismo perfetto in area di rigore avversaria dove Maggio in sovrapposizione la mette in mezzo per Cavani...GOL!

1 a 0, palla al centro e partita che sembra poter riproporre il copione di Napoli Sampdoria.

Ma gli azzurri non hanno nè la brillantezza fisica, nè la rabbia agonistica di domenica scorsa. Mazzarri introduce un massiccio turnover in difesa proponendo quella che in prospettiva sarà la difesa di riserva del Napoli di fine stagione (Santacroce per Campagnaro, Cribari per Cannavaro e Aronica per Victor Ruiz) e la difesa, anche grazie alla propensione al sacrificio dei vari Yebda, Maggio e Zuniga, viene abbastanza ben protetta e non corre alcun vero pericolo.

In mezzo Gargano alterna un buon pressing fin sulla linea dei difensori avversari a irritanti (per il pubblico del San Paolo) errori in fase di appoggio, mentre Yebda si mostra sicuro, sempre pronto a farsi dare palla come un regista, a impostare e cambiare fronte del gioco, mostrando qualche imbarazzo soltanto quando la manovra azzurra non trova sbocchi offensivi e lui si trova costretto a gestire palla sulla tre quarti senza aver la fantasia del grande suggeritore di gioco (ma da lui non si può pretendere anche questo).

In avanti Maggio si propone con continuità e ritmo impressionanti e (quasi) lo stesso fa Zuniga sul lato mancino.

Gli azzurri però non trovano molti varchi, più per propri limiti fisici e di continuità agonistica che per una vera capacità tattica dei bianconeri che in difesa, appena gli azzurri, raramente, alzano il ritmo delle giocate sembrano andare in barca.

Molto meglio, il Cesena, nel costruire il gioco con Jimenez e Giaccherini che, con la loro velocità, creano qualche piccolo imbarazzo nella difesa azzurra che però, come detto, non corre autentici pericoli.

Vittoria comunque meritata per gli azzurri che, non dimentichiamolo, avrebbero anche segnato un terzo gol, quello di Maggio, non visto dalla terna arbitrale e che avrebbe reso il punteggio ancora più netto.

Dunque un Napoli brillante in alcuni uomini (Cribari, Aronica, Yebda, Zuniga, Maggio e Mascara) e appannato in altri (su tutti Gargano, Lavezzi, Hamsik e, in parte, lo stesso Cavani), che avrebbe voluto una settimana per recuperare energie e preparare al meglio il big match di sabato all'Olimpico con la Roma.

Purtroppo ci sarà l'ennesima inutile kermesse infrasettimanale delle nazionali, con i soliti lunghi viaggi che sottrarranno ulteriori preziose energie. Speriamo che Mazzarri riesca a sfruttare al meglio i pochi momenti disponibili per preparare al meglio questa fase decisiva della stagione.

Intanto tra stasera e domenica prossima avremo Inter-Roma, Roma-Napoli e Inter-Juventus, un mini-torneo per disegnare gli equilibri dell'altissima classifica e leggere le tendenze del campionato per le settimane a venire.

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