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mercoledì 23 febbraio 2011

L'ora delle scelte inevitabili

Anche se nella conferenza stampa della vigilia di Villareal Napoli, Mazzarri ha fatto intendere che ci sarà un turnover, domani sera il Napoli non scenderà in campo con lo stato di chi ha scelto il campionato a discapito dell'Europe League.

Il Napoli non avrebbe mai voluto che questi due incontri si succedessero a così breve distanza l'uno dall'altro, per giunta con l'aggravante di non aver nemmeno potuto riposare prima della partita col Catania, ma di dover giocare l'andata del confronto europeo.

Non è questione se è meglio la Coppa o il Campionato: semplicemente ci sono impegni tutti importanti, se non decisivi, a scadenze troppo ravvicinate, specie considerando che il Napoli ha già giocato 37 partite ufficiali, per poter pensare di schierare a cuor leggero tutti i titolarissimi in tutte le partite.

Mazzarri deve dunque, a malincuore, per poter sperare di avere una squadra che offra sempre prestazioni di alto livello, fare delle scelte, inevitabili: già domenica col Catania ha operato un discreto turnover, dopo la gara di giovedì contro gli spagnoli, eppure la squadra ha chiuso, come ho titolato domenica sera, con la lingua di fuori.

E vediamo dunque più da vicino quali potrebbero essere i ragionamenti, le scelte e gli scenari tattici dei due prossimi impegni azzurri, cercando di metterci (cosa affatto facile) nella testa del Mister.

Le scelte vanno considerate tenendo conto sia di chi (e come) ha giocato domenica e di chi (e quanto) deve essere risparmiato domani per evitare che "scoppi" lunedì sera a San Siro.

Difesa: l'unico certo del posto sembra al momento Campagnaro. Considerando che Santacroce ha chiuso totalmente spremuto la partita di domenica, è difficile immaginare un suo nuovo impiego nella partita di domani. Aronica è squalificato, per cui restano in ballo in quattro per due maglie: Cannavaro o Cribari al centro e Ruiz o lo stesso Campagnaro a sinistra.

Campagnaro si è adattato più volte a sinistra con discreti risultati, ma in quel caso a destra dovrebbe giocare per forza Santacroce. Ora, considerando che Ruiz ha fatto passi da gigante nell'apprendere i dettami tattici di Mazzarri, conosce il Villareal e lo stadio e sta aspettando ormai da un mese, potrebbe essere il suo turno.

Se Mazzarri rischierà Ruiz, certamente preferirebbe avere la garanzia di un Cannavaro che possa guidare il giovane spagnolo in esordio che comunque potrebbe essere molto difficile considerando che quasi certamente incrocerà i suoi tacchetti con la freccia Nilmar (che all'andata ha massacrato Aronica).

Però Cannavaro ha giocato domenica e, se gioca anche domani sera, si dovrebbe trovare a giocare lunedì sera la terza partita in 8 giorni: ora i più attenti di voi ricorderanno come Paolo in questa stagione abbia giocato le sue peggiori partite (tra cui le due col Chievo) quando era giunto alla sua terza o quarta partita di seguito, denotando qualche difficoltà di tenuta fisica.

Per cui Mazzarri vorrebbe schierare Cribari domani e tenere fresco Paolo per lunedì, considerando anche che il brasiliano ha disputato una discreta partita giovedì scorso, con soltanto un paio di sbavature nel finale di gara.

La difesa dunque potrebbe essere Campagnaro, Cribari (o Cannavaro) e Ruiz.

A centrocampo potrebbe alternare i tre mediani nell'arco della stessa partita, magari cominciando con Gargano e Pazienza e poi dando riposo a quest'ultimo facendo entrare Yebda a partita in corso.

Sulle fasce l'idea sarebbe quella di far riposare Maggio per tutta la partita o per buona parte di essa, partendo quindi con Zuniga a destra e Dossena a sinistra.

In avanti certi dovrebbero essere Lavezzi e Hamsik, mentre il dubbio è Cavani, apparso tra i più stanchi domenica sera al termine del match col Catania, che potrebbe partire dalla panchina ed entrare a partita in corso (speriamo di no) se la squadra dovesse aver bisogno di segnare. Considerando che Mascara dovrebbe poi giocare anche lunedì a San Siro, l'ex catanese sembra in ballottaggio con Sosa per partire titolare al posto di Cavani.

Tatticamente vedo due aspetti a cui dover prestare la massima attenzione: il primo è la capacità di molti uomini del Villareal di orchestrare combinazioni veloci tra le linee anche quando sono marcati molto stretti. Lo hanno fatto molto bene, anche se raramente, nella partita di andata con gente come Nilmar, Rossi, Casorla (che forse gioca ma ha avuto noie muscolari negli ultimi giorni) e Borja Valero e lo ripeteranno con molta più frequenza e cattiveria domani sera e sappiamo quanto questo tipo di gioco possa essere limitato solo se il Napoli tiene le linee di difesa e centrocampo molto compatte e se si è sempre concentratissimi secondo per secondo. Un vantaggio notevole potrebbe essere l'assenza del leader del centrocampo spagnolo, ossia il brasiliano Senna infortunato (oltre a Marchena squalificato).

L'altro aspetto sarà, già ne ho fatto cenno, il tipo di movimento che farà Nilmar. Ho notato, non solo ieri, che il brasiliano ama partire da lontano, defilato sulla destra, per accentrarsi sfruttando la sua impressionante velocità e scambiando con Pepito Rossi e gli altri mediani di piede fino che possono vantare gli spagnoli.

Ho ancora negli occhi lo splendido pallone messogli a metà del rimo tempo da Rossi con cui Nilmar ha preso alle spalle la difesa azzurra e Aronica (il centrale sinistro) ha dovuto fare una profonda diagonale che non ha impedito al brasiliano di concludere verso De Sanctis.

Domani quindi saranno fondamentali i movimenti di copertura dei mediani azzurri e la capacità proprio di Ruiz di tenersi allineato agli altri centrali per cercare di mettere in fuorigioco gli attaccanti spagnoli e di seguire il brasiliano nei frangenti in cui la trappola del fuorigioco non scattasse.

Dall'altro lato è vero che gli azzurri potrebbero trovare maggiori spazi in avanti, ma dovranno (Jabulani permettendo) insistere in quelle verticalizzazioni non riuscite per un soffio tra Lavezzi e Cavani nella partita del San Paolo. Inoltre dovranno imparare a gestire i cambi di gioco sia orizzontali che verticali tenendo conto della leggerezza di quella "chiavica di non-pallone" che si usa in Europe League e delle dimensioni del terreno di gioco, di qualche metro più piccole sia in lunghezza che in larghezza, rispetto al campo del San Paolo (mi aspetto infatti un inizio di partita con possibili errori di misura nei passaggi lunghi con cui gli azzurri cercheranno di cambiare il fronte del gioco e ribaltare l'azione).

Tornando alla formazione iniziale, i dubbi sono tanti e giustificati. Sia ben chiaro: è giusto, sacrosanto, inevitabile che il Mister, considerando il peso dei due prossimi impegni e della stagione nel suo complesso, faccia determinate valutazioni per cercare di mettere in campo una squadra fisicamente al meglio sia domani, sia lunedì sera. Le scelte che farà il Mister domani non vorranno dire che il Napoli sceglie il Campionato e molla la Coppa ma soltanto che vuole ruotare alcuni uomini chiave tra domani e lunedì per essere al meglio sia domani che lunedì.

Il Mister dunque ha il diritto-dovere di pensare alla partita di domani non dimenticando quella di lunedì (e viceversa), ma attenzione! I ragazzi che scenderanno in campo domani dovranno pensare soltanto al Villareal.

Umanamente non sarà facile: l'occasione di lunedì, considerando che al Napoli potrà andar di lusso anche un pareggio in quel di Milano, è davvero ghiottissima quantomeno per consolidarsi tra le prime tre della zona Champions, ma il match di domani è davvero decisivo e a tal proposito voglio ricordare ai meno attenti un aspetto da non sottovalutare riguardo il prosieguo del cammino europeo degli azzurri.

Infatti è vero che se il Napoli dovesse andare avanti in Europa, rischierebbe di perdere di perdere qualche colpo in campionato, ma ricordiamo che ogni punto conquistato in Europa (e anche il bonus punti previsto quando si passa il turno) è preziosissimo in vista della partecipazione alla prossima Champions perchè il Napoli certamente non sarà una testa di serie, ma facendo una buona Europe League quest'anno potrebbe scalare molte posizioni nel ranking dei club europei e quindi affrontare il sorteggio della prossima Champions (turno preliminare o girone) in una posizione di maggiore vantaggio rispetto a quella che avrebbe con una eventuale eliminazione domani sera.

E poi, se è vero che l'Europa ti toglie energie e punti, è anche vero (e la crescita di personalità del Napoli di quest'anno lo dimostra) che affrontare questi impegni europei offre ai giocatori azzurri un patrimonio eccezionale di esperienza che quest'anno ha restituito appunto in personalità quei punti persi per le fatiche infrasettimanali.

Mi sembra un bello scambio, no? Vale la pena provarci! Forza ragazzi e, comunque vada domani, grazie lo stesso!

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