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venerdì 25 febbraio 2011

Tra Cavani, Lavezzi e turnover...ovvero quanto ci costa la squalifica del Pocho

Certo se ieri sera ci fosse stato Cavani dal primo minuto...la musica sarebbe stata diversa...

Troppo facile signori miei dirlo dopo, anche se qualcuno temeva l'assenza del Matador già alla vigilia.

Ho già spiegato però la logica, il ragionamento, fatto da Mazzarri e da me pienamente condiviso, sui motivi per cui si è cominciato ieri senza il Matador.

Cavani ha "dovuto" giocare la partita interna col Catania per sfruttare al massimo il turno casalingo e mantenere il  distacco dal Milan prima dello scontro diretto, così come ha "dovuto" riposare ieri.

Il Matador domenica sera ha terminato la partita con gli etnei in evidente stato di affaticamento fisico, per cui la "scelta" di tenerlo a riposo ieri, almeno per la maggior parte del match, è stata una necessità, per evitare quei guai fisici che (corna facendo...) nessuna squadra ha evitato con tale maestria come sono stati capaci di fare lo staff tecnico e sanitario del Napoli in una stagione dove le altre sono state falcidiate da decine e decine di infortuni muscolari e traumatici da stress per sovraffaticamento.

Il problema, ancora una volta, nasce da quella maledetta sera all'Olimpico di Roma e da quel gesto del Pocho che, a prescindere dallo zoppicante operato della giustizia sportiva, si è comunque verificato e ha messo nei guai il Napoli, come lo scorso anno Quagliarella, nel momento decisivo della stagione, rompendo un  equilibrio molto delicato.

Immaginate che non fosse successo nulla all'Olimpico: Mazzarri avrebbe avuto a disposizione per la partita col Catania sia il Pocho che il Matador. Magari, per salvaguardare Cavani in diffida e dargli un po' di riposo, avrebbe schierato il Pocho al posto  del Matador per tutta la partita o per buona parte di essa.

In questo modo avrebbe potuto avere un Matador più fresco da poter schierare sia a Vilareal che a Milano per tutti i 180 minuti, magari chiudendo i conti nel primo tempo e dando la possibilità a Mazzarri di far rifiatare il Pocho nella ripresa in vista del match di Milano.

Vedete quali fragili equilibri ha fatto saltare il Pocho con la sua sciocchezza di Roma?

C'è anche da dire che la società non ha però neanche offerto all'allenatore una alternativa che fosse al livello dei tre titolari, visto che Mascara, dopo un esordio incoraggiante, non ha più dato segni di vita nelle sue apparizioni successiva facendosi addirittura preferire Sosa all'ex catanese, specie ieri sera.

Tanti e anche noi abbiamo evidenziato quanto limitate fossero le risorse nel reparto offensivo azzurro e che sarebbe bastato un infortunio o una squalifica a far saltare una serie di equilibri.

In questi giorni ne stiamo avendo una controprova e, nonostante la a mio avviso disastrosa prova di ieri sera, la velocità del Pocho, contro il Milan che ho visto in quest'ultimo mese, sarebbe stata fondamentale arma tattica per reggere l'urto dei rossoneri.

Un surrogato del Pocho per lunedì sera a cui sicuramente Mazzarri sta pensando è Zuniga che col suo dinamismo si lascerebbe preferire sia a Sosa che a Mascara, ma anche qui Mazzarri deve valutare la cosa con attenzione: il colombiano è in una forma fisica eccezionale, ma ha giocato 90 minuti col Catania e 90 col Villareal e i più attenti di voi si saranno accorti che negli ultimi 20 minuti il ragazzo è apparso meno brillante nello scatto e nel dribbling per gli sforzi profusi nelle ultime partite.

Anche lui, quindi, rischia di arrivare lunedì sera con la lingua di fuori e quindi vanificare l'idea tattica di aggirare il Milan in velocità.

Riusciranno i ragazzi a recuperare la fatica fisica e mentale dopo la batosta di ieri sera? Per chi non lo sapesse stanotte i ragazzi sono rientrati a Napoli dopo le quattro. E mi domando sempre che senso ha viaggiare subito dopo la partita e non (magari) riposare la notte successiva nella città in cui si è giocato e tornare a casa la mattina dopo...non sarebbe meno stressante?

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